londra    
(reportage sulla sperimentazione musicale nella capitale britannica)
di Claudio Tarsia




Cafè_Oto
Vista la grande offerta musicale di Londra, se ci si mette a seguire esclusivamente quello che consigliano le riviste del tempo libero si finisce inevitabilmente con un gran mal di testa. Meglio è tenere d`occhio quelle organizzazioni che sono espressamente votate alla sperimentazione o che almeno non si curano troppo di stare appresso alle mode del momento.
Iniziamo con il Cafè Oto, situato a Dalston nella zona Est di Londra, pochi minuti più in là delle aree alla moda di questa parte della città . La parola Oto è giapponese e significa suono con una accezione principalmente riferita al rumore. Ciò mette in chiaro da subito come questo posto sia nato sin dall`inizio con una vocazione per le musiche non convenzionali. Inoltre sembra quasi naturale che con un nome del genere Otomo Yoshihide sia finito con l`essere una presenza costante di questo posto. Anche i vari membri del London Musicians` Collective sembra abbiano trovato qui un ulteriore spazio su cui contare per le loro avventure oltre al “classico” Vortex organizzato da Mopomoso. Il Cafè Oto sta svolgendo un ottimo lavoro nel coinvolgere nuove generazioni di musicisti e di pubblico nell`improvvisazione e nella musica sperimentale.
Facendo un bel salto dall`avanguardia alternativa a quella accademica, troviamo che Londra è la città natale della London Sinfonietta. Qui il suo ensamble gode di una ottima reputazione e svolge una intensa attività concertistica con prezzi dei biglietti veramente bassi. Grazie a loro si ha l`opportunità di ascoltare ottime esecuzioni dei classici del 900 e inoltre di dare l`ennesima ultima chance ai compositori contemporanei più recenti. Non mancano poi esecuzioni dei minimalisti storici e le contaminazioni come nel caso di quella che avvenne tempo fa con la Warp. I concerti sono tenuti principalmente al South Bank in riva al Tamigi. Le sale da concerto sono classiche ma il posto non è elitario come ad esempio l`auditorium di Roma. I rischi di noia della musica contemporanea sono ben compensati dall`allegro clima pre e post-concerto, dove, con l`aiuto del bar dai prezzi popolari, gli intellettuali più ricercati si confondono simpaticamente con i rockettari più audaci.
London_Sinfonietta Per quanto riguarda il rock invece, a parte i concerti a getto continuo delle star, una realtà tipica di qui è la scena dei Pub dove nei piani superiori o nel basement c`è sempre una band “indie” che sta suonando. Nel migliore dei casi capita di ascoltare emuli dei Joy Division o Captain Beefheart ma con di solito in aggiunta, per far battere il piede, quella che qui chiamano la “Giorgio Moroder`s bassline”. L`entrata in genere è gratis o quasi; le bevande senza sovrapprezzo; le band ai loro inizi; in ogni caso creano un clima informale divertente, con una interazione tra musicisti e pubblico direi quasi da avanspettacolo. Bisogna evitare i posti frequentati da soli studenti o da quelli che staccano dagli uffici e invece andare dove si trovano un po` tutte le persone. Luoghi del genere sono l`Old Blue Last e il Macbeth, che sono non lontani l`uno dall`altro, entrambi a Hoxton. Questa zona è sempre nell` Est di Londra ma più centrale del Cafè Oto. Ciò significa che piuttosto che trovarsi nelle tipicità e negli attriti di una comunità locale periferica come quella di Dalston, ci si immergerà invece in una comunità internazionale diversamente e altrettanto interessante.
Se non si vuole un Pub ma un locale vero e proprio dove ci si può concentrare per ascoltare il Rock più corrosivo e il Dub elettronico, il Corsica Studios, situato nella zona sud di Londra, merita di essere considerato. Prima di entrare non si può non rimanere colpiti dal palazzone di fronte all`entrata, di color verde smeraldo, è talmente esteso ed alienante da risultare alla fine quasi affascinante. Entrati nel Corsica Studios ci si trova bene, anche se non ai livelli del Cafè Oto, si capisce che ci si trova fra persone che amano la musica. Il clima scarno da garage, la frontalità del palco e i suoi sinistri cunicoli interni esaltano specialmente gli aspetti più oscuri e traumatici del suono. Aver visto i Faust qui è stato come essere stati ad un appuntamento con il diavolo.
Pur essendo una stazione radiofonica, Resonance 104.4 fm merita di essere menzionata in questa indagine per ragioni che appariranno subito ovvie. Concepita esplicitamente come una stazione di Radio Art, è stata fondata dal London Musicicians` Collective nel 2002 con l`esplicito intento di fornire un`alternativa radicale a tutto ciò che è concepito come radio. Partendo con questo progetto la stazione è diventata sia un`archivio del nuovo, dell`impossibile e del dimenticato, ma anche un`opera d`arte in se stessa a priori.Old_Blue_Last Quando ci si sintonizza in questo canale capita di sentire di tutto senza avvertire alcuna ombra di compromesso e di calcolo: i field recording più spiazzanti si alternano a band sconoscite stupefacenti. Il carattere comunitario della radio inoltre garantisce una apertura generosa ai contributi esterni sia di critici che di nuovi musicisti. Resonance fm, inoltre, ha anche un sito molto interessante che offre la possibilità di ascoltare la radio in streaming e di segnalare in una bacheca i concerti che si avvicinano.
Non lo consiglio apertamente come gli altri posti, ma se si è sazi e ci si vuol togliere uno sfizio, durante l`estate, da metà Luglio a fine Settembre, si può andare al Proms alla Royal Albert Hall. Proms è l`abbreviativo per `promenade concerts` (concerti passeggiata) chiamati così per l`abitudine del pubblico di passeggiare tranquillamente in certi settori della sala dove ci si può anche portare da mangiare e da bere. La programmazione è per lo più di musica classica ma non mancano serate dedite alla musica contemporanea come è avvenuto lo scorso anno con i numerosi concerti con musiche di Messiaen e Stockhausen. I prezzi sono simbolici di sole 5 sterline (5 euro), ma bisogna fare la rituale fila: da più di cento anni, dalle 6 di pomeriggio, gli Inglesi si mettono in fila costituendo in questo modo una parte integrante dello spettacolo. Il Proms, oltre al piacere di assistere alle performance orchestrali più importanti del mondo, offre l`occasione di entrare in contatto con un lato insolito dell`Inghilterra: i tradizionalisti sentimentali e i panteisti esoterici.
La Royal Halbert Hall è situata nella zona ovest di Londra, in un'area decisamente benestante, di fronte a essa quindi non avremo alienanti palazzoni come nel caso del Corsica Studios ma piuttosto il Kensington Garden, uno dei parchi più belli della città . All`interno di questo spazio verde tenuto come un gioiello, oltre alle due uniche fontanelle d`acqua potabile di tutta la città , è presente soprattutto una delle più importanti gallerie d`arte della scena internazionale, la Serpentine Gallery. Una volta arrivati di fronte alla galleria si ha sempre la sensazione di essere finiti in uno dei posti descritti in "Alice Nel Paese delle Meraviglie". Ogni estate la Serpentine commissiona ad architetti di fama mondiale la costruzione di un Pavillion dove tra l`altro vengono programmati concerti interessantissimi.
rough_trade_460 Chiudo qui riguardo ai concerti e dico qualcosa su dove è possibile acquistare della buona musica. La crisi si fa sentire anche qui, i negozi della Virgin ad esempio non esistono più, ma in ogni caso da quelle parti di buona musica non è che ne passava ormai più tanta. Rough Trade invece si difende lottando duro per non scomparire. La loro mossa di aprire un negozio a Brick Lane, uno degli angoli più frequentati dagli alternativi di Londra si è rivelata un successo: sembra siano riusciti a far cedere al fascino dei dischi una fetta dell`I-Pod generation. A Rough Trade, come è noto, si possono trovare molti dischi difficili da reperire anche oltre la loro classica specialità che è il post-punk. Il reparto di musica giapponese per esempio è proprio ben curato. Specialmente di domenica il negozio vale la pena di essere visitato perchè a Brick Lane è il giorno del mercato, che qui è qualcosa di veramente speciale. L`area si riempie di gioia, la bellezza sboccia in un modo mai visto. Lo stile è spiazzante, quasi psicotico: fatto di stracci, vestitini della nonna e scape bucate (con maestria), ci si prende gioco di tutto e di tutti e si risplende magnifici.
Se invece si cercano i classici del rock e del Jazz e dvd a prezzi bassissimi la novità è Fopp, un negozio che vende dischi nuovi a prezzi talmente stracciati da cambiare la percezione che si ha dei dischi. Qui è veramente difficile trovare qualcosa al di sopra del prezzo di una birra.
Una passeggiata per i negozi dell`usato vale sempre la pena comunque. Vicino a Fopp c`e`il quartiere Soho dove troviamo la famigerata Berwick Street. In questa strada parrucchieri, sexy shop, prostituti/e, ladri, e un gran numero di negozi di dischi si succedono uno dopo l`altro formando un insieme, direi quasi un ecosistema, alquanto caratteristico.


indirizzi e link:
www.cafeoto.co.uk
www.mopomoso.com
www.londonsinfonietta.org.uk
www.theoldbluelast.com
The Macbeth: 70 Hoxton Street, N1 6LP
www.corsicastudios.com
resonancefm.com
www.bbc.co.uk/proms
www.serpentinegallery.org
www.roughtrade.com
Fopp: 1 Earlham Street WC2H 9LL
Berwick Street: Soho



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