Torna nel nostro lettore la musica del turco Helvacioğlu, per l`occasione realizzata in compagnia della connazionale Şirin Pancaroğlu, una strumentista piuttosto nota a quelle latitudini che qui si cimenta con arpa, arpa elettrica e arpa turca (o çeng). Una bella sfilata di strumenti antichi (arpa e çeng) e moderni (arpa elettrica) che Helvacioğlu corregge, con piglio futurista, attraverso l`utilizzo di campioni e attraverso le manipolazioni al computer effettuate in tempo reale. Sicuramente interessante, sia nelle premesse sia nello svolgimento, seppure non mi senta di consigliare indiscriminatamente questo CD. Il risultato di tutto quel lavorio è infatti brusco e criptico, privo quasi totalmente delle aperture melodiche alle quali Helvacioğlu ci aveva abituato con i dischi precedenti. Mentre la Pancaroğlu parrebbe infatti in buona disposizione d`animo, il suo compare si avventura nel ruolo del guastafeste, frammentando il tutto in botti, schiamazzi e scampoli di rumore, in una cupa atmosfera di guerra imminente. Ma forse, analizzando la nostra epoca, è questo che ci meritiamo....
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