I Ludwig Van Bologna sono un collettivo precario che ruota intorno alle figure di Lapo Boschi (testi, musiche, voce e chitarra) e Luca Mariani (musiche, chitarra e pianoforte in Axolotl (K397LVB)), in questo disco coadiuvati da Luca Dell`Aquila (batteria in La tosse, Signori e signore, Niente, San Francisco solo andata e Happy Dee Dee), Lorenzo Rattini (batteria in Gino Paoli, Idea balorda e La parole e le cose), Michele Freguglia (seconda voce in Gino Paoli e Idea balorda), Griselda Masalagiken (contributo al testo di Gino Paoli) e Luciano Chessa (contributo al testo di San Francisco solo andata). Il loro è un garage non revivalista, lo definirei un avant-garage, con testi in italiano e musiche che affondano nella tradizione rock. Ci sono però proprio i testi, troppo poco diretti, poco musicali e poco immediati, forse prolissi, a contrastare con la subitaneità e con la spigliatezza delle musiche. In generale è il modello kinksiano a prevalere, ma con giri di chitarra che a tratti sembrano puro sangue mod o pre-punk newyorchese alla Television. E` come se l`Equipe 84 avesse abbozzato quell`evoluzione contraffatta da Lester Bangs per i Count Five (soprattutto negli scampoli free di San Francisco solo andata), senza comunque portarla a termine e continuando a navigare in tondo dentro un mare di incompiutezza. In poche parole il percorso dei Ludwig Van Bologna è interessante ma, anche senza scalfire la rudezza di fondo, si potrebbe fare molto di più.
|