E` dal 2008, anno in cui venne pubblicato `Bitter Sweet´, che di Sawako s`erano quasi perse le tracce (quasi, perchè nel frattempo ci sono state partecipazioni in piccoli lavori collettivi). Sei anni, e sei anni sono un tempo abbastanza lungo da relegarti nel dimenticatoio. Eppure, se pensate che il Pop Group sta per uscire con un nuovo album a 35 anni di distanza dal disco precedente, e lo sta facendo accompagnato da tanto di tam tam, sei miseri annetti paiono una quisquiglia.
Personalmente nutro poca fiducia nel ritorno del Pop Group, salvo imprevisti non credo che degnerò quel disco di un ascolto, mentre la giapponesina continua a intrigarmi, pur essendo consapevole che non c`è da aspettarsi nessuna eclatante novità .
Il suono è tastieroso e bradiposo e, ad eccezione delle spigolosità intrinseche a Mind.ight, sembra starsene sospeso e quasi immobile. I suoi parchi movimenti, al pari di gocce che cadono in uno stagno, si propagano in onde screziate da giochi di iridescenti spazialità e da silenziosità cageane.
In definitiva il mondo di Sawako resta pigro, nella sua armoniosa delicatezza, e pure riesce a far palpitare i cuori come, e più di, 50 band hardcore lanciate in orbita al massimo della loro potenza. O al pari di un'emozione suscitata dalla vista di un'aurora boreale .. la stessa che vedono gli Inu.it.
Sogna.tori di tutto il mondo unitevi.
|