`Naked Wolf´ // `Buiten Dienst´

Autore disco:

Naked Wolf // Trolleybus

Etichetta:

El Negrocito Records (B) // Autoprodotto (NL)

Link:

www.elnegrocitorecords.com
trolleybustrio.wordpress.com

Email:

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2014

Titoli:

1) Umpteenth Funeral March 2) Don`t Quiver 3) Kera Cahol 4) Metals In Water 5) Pockets 6) TripTrap 7) Cosmos Soda 8) The Wolf and his Coat // 1) Lijn 1 2) Lijn 2 3) Lijn 3 4) Lijn 4 5) Lijn 5 6) Lijn 6 7) Lijn 7 8) Lijn 8 9) Lijn 9

Durata:

36:29 // 36:17

Con:

Yedo Gibson, Ofir Klemperer, Felicity Provan, Mikael Szafirowski, Gerri Jäger, Luc Klaasen, Seb El Zin // Yedo Gibson, Nora Mulder, Renato Ferreira

un lupo nudo sul filobus e un filobus per il lupo nudo

x Brachelente Sabatina (no ©)

Queste due formazioni, diverse per struttura e per soluzioni, hanno almeno due tratti in comune: la presenza in entrambe del brasiliano Yedo Gibson agli strumenti a fiato e l`appartenenza di quasi tutti i musicisti coinvolti alla Royal Improvisers Orchestra, large-ensemble attivo in olanda ma composto da elementi di provenienza multi-nazionale e guidato dallo stesso Gibson. Fanno eccezione, quanto ad appartenenza all`orchestra, la pianista Nora Mulder, il bassista Luc Klaasen (a una speciale chitarra basso acustica), già con gli Ex e i Roof, e il cantante, rapper e molto altro Seb El Zin.
Detto ciò è bene mettere i puntini sulle i, dal momento che si tratta di due CD sostanzialmente diversi e non è detto che coloro che apprezzano il primo possano, di conseguenza, apprezzare anche l`altro. La musica dei Naked Wolf è infatti meno informale e più strutturata rispetto a quella dei Trolleybus, e in qualche modo è ancorata alla forma canzone. Il pregio maggiore del disco, la varietà , ne rappresenta anche il più grande difetto, soprattutto per quel tipo di pubblico più settoriale e, di conseguenza, più fissato con la precisione. L`iniziale Umpteenth Funeral March è una marcia funebre, seppur poco funerea, mentre la successiva Don`t Quiver è una recita beat e, come potete vedere, il salto d`atmosfere e di genere non è breve. Con Kera Cahol, Metals In Water e Pockets, cantate in yiddish (o comunque in una lingua dell`est europeo), siamo in presenza di quelle musiche klezmer disarticolate che possono ricordare i Ne Zhdali o i gruppi di Leonid Soybelman. TripTrap è un free jazz strumentale e fumettistico. Il disco si appresta alla chiusura fra no wave, jazz-core e arabismi con Cosmos Soda. The Wolf And His Coat è ancora una marcia funebre, dall`inizio lento e rarefatto e poi funestata da un imprevedibile crescendo, una fanfara neworleansiana come quelle che un tempo era solita fare l`Art Ensemble Of Chicago. Se resta veramente nudo, il lupo, è perchè ha troppi abiti e non sa decidersi su quale indossare.
Trolleybus è un trio dalla formula non inedita - ance, piano e contrabbasso - ma neppure troppo sfruttata. A vantaggio dei tre c`è un utilizzo abbastanza singolare degli strumenti che, come risultato, porta a un suono molto percussivo (nonostante l`assenza di strumenti a percussione veri e propri). Il filobus è fuori servizio (buiten dienst) e di conseguenza può permettersi le fermate più informali e inusuali, senza doverne render conto ai passeggeri paganti, incontrando così l`approvazione di quel pubblico amante dell`improvvisazione più radicale e meno portato a indispettirsi di fronte a eventuali ritardi.


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Data Recensione: 18/2/2016

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