`Il formicaio´ // `Nagual´ // `Hyppopotà mus´

Autore disco:

La Stanza degli Specchi // The Sunshine Underground // Mesopotamiah

Etichetta:

Tepoj Majinarte Records (I)

Link:

www.facebook.com/tepojmajinarterecords?fref=nf

Formato:

CD-R, D

Anno di Pubblicazione:

2014

Titoli:

1) Prima sezione: le operaie 2) Seconda sezione: la regina 3) Terza sezione: i soldati // 1) Nagual // 1) Hippopotà mus 2) Rasputin 3) The Carmelito`s End 4) Camel Monster And The Strange Music 5) Ancient Egypt 6) Unholy Vehicle

Durata:

32:46 // 20:07 // 26:21

Con:

?

book senza face

x Fatty Debora (no ©)

«Il mondo ormai sta cambiando / e cambierà di più ... », così cantavano i Rokes di Shel Shapiro.
C`è da crederci, se in un paese cattolicissimo come l`Irlanda una stragrande maggioranza ha votato a favore dei matrimoni gay. Ormai non c`è veramente più religione che tenga.
Nel campo musicale i cambiamenti più consistenti, quelli che fanno gridare «non c`è più religione», sembrano venire da marchi discografici come la Tepoj Majinarte Records (analizzate bene il nome) che, dopo il lo-fi, è pronta a lanciare il lo-co (low cost, in spagnolo loco). Come già detto in una precedente recensione non è facile capire dove finisce la presa per il culo, così come non è facile capire chi c`è dietro le varie sigle che l`etichetta produce. In realtà potrebbe trattarsi sempre degli stessi musicisti, o dello stesso musicista, che a seconda della musica proposta si presenta(no) con un nome diverso. Sarebbe semplicemente geniale. E potremmo di nuovo gridare: «Vi amo, situazionisti di merda».
La Stanza degli Specchi osa ripresentarsi con un concept, parola grossa, dedicato addirittura al formicaio, che nel suo microcosmo è ben rappresentativo di quella che è l`organizzazione sociale degli umani (questo lo dico io). I tre movimenti della suite hanno avvio in micro suoni, sviluppano in bordoni noise e chiudono in modo più melodico, con accompagnamento di un ritmo minimale, soft e ovattato.
Un unico brano accompagna il volo spaziale di, o dei, Sunshine Underground. Non so dove, nè come, “Nagual” è stato registrato, ma l`effetto sonoro è lo stesso che produrrebbero i peti di un bardotto ottenuto dall`incrocio fra un organo a canne e un pirofono. Manimalismo blasfemo.
Devo più R.u.n.i. uguale Mesopotamiah è come dire Mesopotamiah meno R.u.n.i. uguale Devo, e altre corbellerie simili, magari condite con una spolverata di Butthole Surfers. Fatto sta che l`“Hyppopotà mus” appare un po` così, come un rinoceronte senza corna o un elefante senza zanne, o meglio come un elefante o un rinoceronte che abbiano scelto la vita acquatica.
Questi dischi potrebbero piacere a chi adora "Metal Machine Music", il sanbudello alla brace, il sesso orale, le ascelle pelose, il trinciato forte ben corretto e il vino rosso mentre faranno sicuramente schifo a chi ascolta gli Alarm e Cricco Castelli, a chi mangia le fette biscottate con il caffelatte, a chi non fuma, non pratica il sesso orale, si ceretta le ascelle e beve parecchie camomille. Comprateli pure, ma non dovete sperare di trovarvi fra le mani il primo Velvet Underground e la banana sbucciabile di Andy Warhol.
«Per due lire cosa volevi, i gamberetti!», come disse la prostituta al cliente taccagno che protestava perchè s`era trovato nei baffi i pidocchi pubici.


click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 24/2/2016

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´  

`White Eyes´