Mentre l`etichetta di Claudio Rocchetti e Matteo Castro ha già pubblicato ben tre nuove cassette, e anche un poster, noi recensiamo questo CD al quale Rocchetti aveva accennato nell`intervista che gli facemmo circa un anno fa (intervista a Rocchetti). Chessex è uno sassofonista / musicista svizzero attivo a trecentosessanta gradi, dall`improvvisazione alla composizione passando per le installazioni sonore, in quell`ambito sonoro che possiamo definire come sperimentale. “Multiple”, come si intuisce dal titolo, è una composizione per più sassofoni, o meglio sarebbe dire per un sassofono moltiplicato. Tre sono gli elementi che hanno importanza: le tecniche strumentali esibite, l`utilizzo di più tracce sovrapposte e la struttura ripetitiva della composizione. Questi elementi contribuiscono alla creazione di effetti sonori che vanno dal ronzio prodotto dalle api all`interno di un alveare al boato di un aeroplano in volo. Chessex pare estraneo all`approccio multicolore dei sassofonisti chicagoani (Braxton e Mitchell), come pure al minimalismo di Terry Riley, al riduzionismo di Jack Wright e Bhob Rainey, e alle strutture circolari di Evan Parker, tutti elementi che pur convergendo nella sua musica non lasciano, paradossalmente, evidenti tracce al suo interno. Il microtonalismo di “Multiple”, piuttosto, assomiglia molto alle registrazioni d`ambiente di un Chris Watson. Un disco che i lettori più curiosi e avventurosi dovrebbero comprare a occhi chiusi (e con esso tutta la produzione targata Musica Moderna).
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