`Why Not´

Autore disco:

Attribution

Etichetta:

Autoproduzione (I)

Link:

www.sands-zine.com/recensioni.php?IDrec=1953

Email:

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2015

Titoli:

1) Sleet 2) Woman 3) Cold Turkey 4) Sexy Tired 5) Fast 6) Scofunk 7) Worried Life Blues 8) Take Me 9) Who Said 10) Mal di schiena

Durata:

55:09

Con:

Marco Pasinetti, Sebastiano Pezzoli, Stefano Guidi, Guido Bombardieri, Alessio Palmieri, Maurizio Bazzana, Alessandro Bottachiari, Fidel Fogaroli, Andrès Pasinetti, Andy Brevi

perchè no?

x Armando Lo Capo (no ©)

Chi si ricorda della recensione a “Outta Kali Phobia” di CarmenSita?
«Non vorrei apparire troppo entusiasta, ma per me questo disco è stato una piccola rivelazione», così terminavo in quell`occasione.
Adesso è il caso di riprendere in mano quelle parole, dacchè il chitarrista degli Attribution (o Attribution Band) suona anche nei Ramadogs, una band che spesso ha accompagnato CarmenSita, e allo stesso tempo può accadere che la stessa Carmen Cangiano salga sul palco con gli Attribution.
Come nel caso di CarmenSita i riferimenti di questo “Why Not” sembrano vertere nel rock dei primi anni `70. La stessa dimensione di power trio e gli hendrixsmi del chitarrista Pasinetti volgono verso una direzione ben precisa.
Ma, come nel caso di “Outta Kali Phobia”, quelle influenze basilari vanno a contaminarsi con vari elementi centripeti che ne rafforzano le strutture altrimenti un po` logore. In questo caso a inserirsi all`interno di quelle forme (di soppianto? non direi proprio!) ci sono il jazz rock, trainato dalla presenza di una sezione fiati e di tastiere elettriche congiunti a rinforzo del trio, o anche generi successivi, quali il grunge e il funk-metal, che all`hard rock e al jazz rock devono molto.
In particolare si può ascoltare un rifacimento di Cold Turkey con al centro un bell`assolo di sax dai sapori molto jazz (dovrebbe essere di Guido Bombardieri). C`è poi Worried Life Blues, che è un bel blues zeppelino. Scofunk parrebbe invece essere una variante sul tema della signora in giallo.
Quando pensi poi di aver inquadrato la situazione arriva Take Me, una ballata un po` folk nella quale senbra di sentire i James (chissà se li conoscono? Chissà se gli piacciono?).
Il disco si chiude infine con un bonus che il flauto di Andrès Pasinetti proietta in ambito progressive.
Probabilmente è già stato detto, visto il titolo del disco che invita a farlo, ma comunque lo ribadisco: perchè no?


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Data Recensione: 27/9/2016

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