`The Miracles Of Only One Thing´

Autore disco:

Keiji Haino, Jozef Dumoulin & Teun Verbruggen

Etichetta:

Sub Rosa (B)

Link:

www.subrosa.net/en.html
www.sands-zine.com/archiviorec.php?IDrec=1797

Formato:

CD, LP

Anno di Pubblicazione:

2017

Titoli:

1) Non-Dark Destinations 2) Hotel Chaika 3) Snow Is Frequent, Though Light, In Winter 4) Tonight

Durata:

Con:

Keiji Haino, Jozef Dumoulin, Teun Verbruggen

una collaborazione fuori dalle righe

x mario biserni (no ©)

Una delle cose che più mi affascinano in Haino Keiji è la (pre)disposizione a ricercare collaborazioni interessanti anche al di fuori di quello che è il gotha della musica indipendente, com`è il caso di questo “The Miracles Of Only One Thing” registrato durante una permanenza giapponese dei due belgi Jozef Dumoulin e Teun Verbruggen (musicisti gravitanti intorno alla piccola Rat Records dei quali ci siamo a suo tempo occupati, vedi al link riportato sopra).
Batteria (con accorgimenti elettronici) e tastiera elettrica, da una parte, e dall`altra il giapponese a destreggiarsi fra chitarra, gongs, flauto e voce, per un`oretta di improvvisazioni che offrono come risultato una miscela sp(e)ziale di jazz e noise in libertà . Una cronaca serrata sullo svolgimento dei quattro brani mi renderebbe prolisso, vi basti sapere che il disco è sufficientemente vario e che i tre musicisti riescono a ritagliarsi i loro spazi all`interno di una collaborazione che comunque rifugge dalle secche dell`individualismo per offrire sempre l`emozionante spettacolo della costruzione portata a termine improvvisando collettivamente.
Non-Dark Destinations e Snow Is Frequent, Though Light, In Winter sono stati registrati in studio mentre gli altri due brani provengono da una registrazione in concerto (Tonight, per evidenti motivi di spazio, è però presente solo nella versione in CD).
Bene hanno fatto i due belgi a resistere alla tentazione di pubblicare le registrazioni nella loro Rat Records per affidarle, vista la presenza di un nome più piccante qual è quello del giapponese, al catalogo della più visibile Sub Rosa.
Posso solo aggiungere che questo Haino, così lontano dalle luci dei riflettori (mi riferisco alle pur interessanti super-band con Ambarchi più O`Rourke od O`Malley), è quello che da sempre trovo essere più interessante.


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Data Recensione: 27/11/2017

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`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

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`The Quietest Of Whispers´  

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`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

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`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´  

`White Eyes´