“Rectal Exploration” è il secondo full-lenght ufficiale dei Miranda, trio chitarra/basso/batteria di stanza a Firenze. Un disco che nel complesso non presenta nemmeno una sbavatura, così com`è ottimamente equilibrato tra ricerca sonora, sintesi stilistica e abilità tecnica. Il disco è un ideale ponte di collegamento tra i vari periodi di indie rock americano degli ultimi venti anni: la title-track che riesuma fantasmi di June of 44 / Shipping News, il post-punk della Panoply Academy (Breezed out, Rough feeling), l`emocore post-fugaziano di 3 bombs, la new wave dei Television di fake, il post-rock virato punk-funk, come i migliori Dance Disaster Movement, di Monosexfiles, il noise skingraftiano di Baciamond e quello sonicyouthiano di Zhou! The hell is a beer!. L`analisi del disco non può essere comunque ridotta solo a questo dal momento che i Miranda hanno i numeri per imporsi nel circuito musicale italiano e non. Ogni traccia presenta infatti una spiccata dose di personalità e una bravura da far si che i vari riferimenti vengano di volta in volta compressi e decostruiti, per non dire nascosti, con in più una voce che sa immergersi nel tessuto sonoro al pari di uno strumento. Su tutte spiccano la bellissima perla dell`iniziale Cell trip e le due tracce conclusive (ad essa speculari) R. Mutt is shitting at my place e Archie, oscure e ricercate.
Come i compagni di scuderia Uber, anche i Miranda sorprendono con un disco ineccepibile e che vale la pena di ascoltare.
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