`Piume che cadono´
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Autore disco: |
St.ride |
Etichetta: |
Lizard / Zeit Interference (I) |
Link: |
www.lizardrecords.it |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 |
Titoli: |
1) St.ride è nel cortile 2) Il periodo delle h omesse 3) Traccia un arco 4) Tokio, Texas 5) Geometria variabile 6) Neanche una nuvola 7) Lampade a fiato 8) Se perdo me 9) Modulazione suono-spazio 10) C'è nessuno? 11) La tromba della pace 12) Domenica mattina 13) La solitudine del pino marittimo 14) L'accorrente elettrica 15) Tu sei la mia pentola 16) Piume che cadono 17) Piaceri sconosciuti 18) Cucù, come il verso del cucù 19) Più giù 20) Dì ciao
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Durata: |
36:06 |
Con: |
Edo Grandi, Maurizio Gusmerini, Rino Salamone |
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la sostenibile leggerezza nell'etere |
x Alez Frassanito |
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Approdano in casa Lizard o, meglio, nella side-label Zeit Interference, i liguri St.ride, che dopo aver navigato in acque lontane, vedi precedenti collaborazioni con Snowdonia e varie pubblicazioni sia su cassette che in formato CD autoprodotti, si ripresentano con un rapsodico gioiellino che raccoglie ben 20 composizioni, accomunate da un'altalenante e sensibile ironia che identifica il loro stile ormai da anni (e non è facile dosare ironia e leggerezza nell'elettroacustica).
"Piume che cadono" è un continuo sovrapporsi di pulsazioni elettroniche asimmetriche e sospensioni alienanti caratterizzate da griglie di suoni a volte sci-fi, a volte di stampo etnico asiatico (?) acustiche/sintetiche, ma il tutto iper filtrato e come criptato.
L'andamento del disco è catatonico (....si parla di piume...), i ritmi in 4/4 spesso claudicanti, nostalgici di una certa new wave ma per niente rileccati; e il bello è, curiosamente, che nonostante tutto, l'attenzione non cade mai, perchè attratta dall'incessante capolino di una micro-sfilza di campionamenti, interferenze concrete e di suoni presi in prestito dall'infanzia o resi irrimediabilmente sinistri perchè indefinibili e carichi di tensione. Se perdo me è l'unica traccia dove è rilevabile una litania di voce femminile (simil-orientale) che si insinua tra i suoni metallici (anch'essi orientaleggianti); Domenica mattina, per la sua tessitura gentile e ben ritmata, avrebbe a mio parere tutti i crismi per far parte del catalogo Morr.
La confraternita St.ride ha il dono di piegare e far combaciare qualsiasi suono alieno rendendolo piacevole o quasi domestico anche all'orecchio più distratto.
Occhio ai loro live set, dove tutto ciò è molto più evidente e prende vita con dinamiche sbalorditive.
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Data Recensione: 12/2/2007 |
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