`Zweierlei´

Autore disco:

Kontrabassduo Studer-Frey

Etichetta:

Unit Records (CH)

Link:

www.unitrecords.com/cgi-bin/shop

Formato:

CD + DVD audio

Anno di Pubblicazione:

2006

Titoli:

1) Ab and Zu 2) Gang und Gääb 3) Stop and Go 4) Hit and Run 5) Hűst and Hott 6) Drunter und Drűber 7) Fix und Fertig 8) Kurz und Bűndig 9) Und (nur Cd) / 1) Ab and Zu 2) Gang und Gääb 3) Stop and Go 4) Hit and Run 5) Hűst and Hott 6) Drunter und Drűber 7) Fix und Fertig 8) Kurz und Bűndig

Durata:

112:54

Con:

Peter K Frey, Daniel Studer

tra le migliori peripezie improv-ostiche

x sergio eletto

Alle volte è davvero stravagante apprendere un intreccio di suoni espanso - ma anche così anomalo, spontaneo... libero - quando la materia sonora, appena udita, è il frutto di una meticolosa fusione tra `modiche` particelle, combinate con fare spartano e lontano anni luce da qualsiasi appiglio melodico.
Un sospetto, tramutatosi successivamente in puro & schietto stato di piacere, spuntato all`esterno con ragguardevole ripetizione, tutte le volte che “Zweierlei” ha varcato la soglia del lettore...
Il Kontrabassduo è una strana creatura i cui tentacoli stringono a sé, lambendo quasi un`ossessiva condizione di genuina a-tonalità , il meglio dell`improvvisazione moderna: un concentrato, secco e senza troppi fronzoli, che parte dalla Svizzera ed arriva a disegnare sofisticate emozioni svincolate da qualsiasi regola di (patinata e ordinata) scrittura compositiva.
Dentro tale macchina, concepita dai due contrabbassisti Peter K. Frey e Daniel Studer, permea il miglior pensiero della scuola totaly-free (nord) europea; fusione odierna di apparati acustici (quali i due contrabbassi) ed elettronici, in un sol colpo, sparati a 3000 Km di velocità nella ricerca di scritture eccentriche, oscure, sul cui suono-abito (o meglio la sua ricezione all`esterno) si odono accurate attenzioni in ogni minimo particolare.
Simili tesi vengono rafforzate proprio da una delle principali facciate dell`opera, la quale è prodotta (`sezionata` chirurgicamente e IDEALMENTE) in due distinti formati che alterano non poco il modus operandi riproduttivo, qualitativo e timbrico di uno stesso brano. Ragion per cui, troviamo in prima posizione il `semplice` cd audio che consente di percepire, attraverso la consueta coppia di casse dello stereo, l`andamento impetuoso dell`opera e il moderno fratello DVD (rigorosamente solo audio) che allarga lo spettro di azione dei suoni, spingendoli nella dimensione auditiva, ben più `spaziosa`, incarnata dalla sofisticata tecnologia del Dolby Digital Surround.
Unica dissomiglianza, tra un supporto ed un altro, è la mancanza nell`ultimo caso di Und, longilinea suite conclusiva che, in scarsa mezz`ora di cammino, sprigiona al meglio delle forze un carattere elettronico, alquanto spaziale e obliquo, carico di giochetti oscillatori sinusoidali.
Tra le migliori peripezie improv-ostiche assaporate durante questa fine d`anno: un oggetto che ha bisogno di fruitori coraggiosi e pazienti, capaci di scovare anche nei fastidi più evidenti, piccole orde di piacere e di meditazione. L`improvvisazione o, meglio ancora, i rumori del (nostro) mondo dovrebbero essere meglio compresi e accettati come degli effettivi `atti-gesti` musicali. Siamo fin troppo abituati a concepire la musica come mero e semplice canale di divulgazione melodico-sognante... il più delle volte fine a se stesso e (ben) costruito-macchinato in partenza a tavolino, lasciando da parte qualsiasi impulso che conduca ad una visione soggettiva e fantasiosa dell`artista.
John Cage era arrivato a ciò tanti anni fa scovando un piacere, dal sapore erotico, quando le proprie orecchie furono (finalmente) in grado di percepire e gustare il buon mood, melodico e non solo, contenuto in ogni suono nato e provocato dall`ambiente circostante, dalla terra in cui viviamo, dalla gente, dalle macchine, dalle pietre, dalle fabbriche... da qualsiasi elemento in grado di emettere una `propria` nota e, dunque, un suo carattere deciso.
Studer e Frey ne riprendono il filo conduttore, del discorso Cageano, e lo seguono superando gli intoppi stabiliti dalla nebbia quotidiana.


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Data Recensione: 27/2/2007

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