Da sempre mi domando com`è che avvengono certi incontri, quanto c`entra il caso e quanto lo zampino di quello che alcuni chiamano Dio, e che io chiamo destino. Ancora, a sessant`anni suonati, non ho trovato una risposta. Tant`è, Francesco Serra e Sergio Carlini si sono trovati. Per fortuna.
“AV. UR. NAV.” Nasce proprio dall`incontro fra la chitarra elettrica del primo e quella acustica del secondo. Poeticamente è descrivibile come un meeting fra il Lou Reed di “Metal Machine Music” e il John Fahey di “Voice Of The Turtle”, con tutto quello che può starci nel mezzo. La loro è una musica fatta di chiaroscuri, a lume di candela, in prossimità di un Nick Drake afono (ma anche dei notturni di Chopin), concepita da quel lato femminile che ognuno racchiude al suo interno. In pratica si tratta delle leggi del noise applicate alla musica d`ambiente. “AV.UR.NAV.” è una colonna sonora attiva per i vostri stati d`animo, attiva perchè oltre ad accompagnarli riesce anche a trasformarli. Dei due autori ricordiamo alcuni importanti progetti, bruciati all`interno del rock indipendente italico, che hanno preceduto questa collaborazione e li hanno portati a collidere: Three Second Kiss e Jowjo per Carlini e Trees Of Mint per Serra. Spezziamo anche una lancia per l`ottimo lavoro svolto da Mattia Coletti in fase di missaggio e masterizzazione.
Può anche darsi che l`uomo del futuro mi dia dello stronzo, ma io vivo nel presente e credo d`aver trovato il disco da inserire nel mio album dei ricordi (relativamente all`anno 2015).
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