`Chance And Change´

Autore disco:

Blue Lines Trio

Etichetta:

Casco Records (NL)

Link:

www.toondist.nl

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2022

Titoli:

1) Diddleville 2) Improvisation 2153 3) Iggy Abdul 4) Improvisation 2155 5) Culture Boy 6) Improvisation 2154 7) Improvisation 2152 8) Traces 9) Improvisation 2156 10) Vacuumville 11) Improvisation 2158 12) Improvisation 2159 13) Clouds And Sunny Chunks 14) Improvisation 2161 & Home

Durata:

62:50

Con:

Michiel Scheen, Raoul van der Weide, George Hadow

un disco contraddittorio (ma neppure troppo)

x mario biserni (no ©)

Una formazione a tre piuttosto classica con batteria, pianoforte e contrabbasso. Tre strumentisti ben presenti nei dischi delle New Wave of Jazz con collaborazioni assortite a iosa con i vari Dikeman, Rosaly, Govaert, Almeida, Serries, Verhoeven, Lonberg-Holm, Henneman e Mengelberg, per citarne alcuni che compaiono nei nostri archivi.
Una copertina non bella ma comunque molto strana con, all’interno, una citazione da Cornac McCarthy e, nel retro, una foto formato scampagnata familiare dei tre che non promette niente di buono.
Parimenti il CD può essere suddiviso in tre parti ben distinte.
I tre brani firmati dal pianista Michiel Scheen sono fedeli a un bop veloce e swingante. Ben suonati e sicuramente divertenti ma, secondo la mia concezione, rappresentano la parte meno interessante del disco.
Maggiori motivi d’interesse sono rinvenibili nei tre brani composti dal contrabbassista Raoul van der Weide dove la materia sonora è più trattata per colori e dove fa capolino un certo interesse per strutture minimaliste.
Ancor più stimolanti sono però le otto improvvisazioni collettive, vuoi per l’utilizzo di qualche anomalia strumentale vuoi per strutture ritmiche più trasversali e, in generale, per un impostazione più libera e più variabile, con improvvisi cambi di cadenza e d’atmosfera.
Un disco sicuramente divertente e ben suonato, ma anche un disco che non è in grado di lasciare tracce indelebili a testimonianza del suo passaggio. Destinato, come la lepre che rizza le orecchie in copertina, a soccombere al primo tiro di schioppo.


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Data Recensione: 8/2/2025
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