«Basta la parola», così specificava Tino Scotti in una vecchia pubblicità. In questo caso le parole sono più d’una e dovrebbero quindi essere più che sufficienti a chiarire sin dal titolo che si tratta di un disco contenente otto brani suonati sul sintetizzatore modulare analogico Buchla 100 Series.
Va invece specificato che l’autore di siffatta impresa è un argentino residente a Berlino.
Gli otto moduli utilizzati implicano altrettante soluzioni sia di tipo più elementare sia di tipo più complesso ed elaborato. Naturalmente l’ambito è quello dei beep, ma le ambientazioni variano dal bucolico al tecnologico, passando dal cyberspazio allo spazio stellare, ripensando realtà che negli anni si sono contraddistinte come psichedelia, musica spaziale, musica cosmica, musica elettronica, techno, cyberpunk e industrial.
“Eight Pieces For The Buchla 100 Series”, registrato all’Ernst Krenek Forum di Krems, è un viaggio in quella che, nonostante il breve lasso di tempo trascorso, è ormai la preistoria della musica elettronica. Particolarmente consigliato a coloro che hanno amato Silver Apples, Suicide e Pan Sonic.
Per concludere vi invito a visitare lo scarno ma interessante sito web della Play Loud! Productions.
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