Il botto è rappresentato da questi due straordinari vinili firmati dalla danese Astrid Øster Mortensen, un’artista a metà strada tra Nick Drake e Reiko Kudo (in realtà più simile alla seconda seppure sia più vicina al primo geograficamente).
Chitarra, pianoforte, vecchie tastiere analogiche, motivi cantati oppure fischiettati, suoni impuri e ambientali che invadono le registrazioni, chiamatelo lo-fi o meglio ancora contemporary homemade music from Sweden (che è il titolo di una compilation nella quale la Mortensen compare con due brani).
C’è un’attitudine dolce e delicata che a malapena nasconde uno tsunami di rumore pronto a rompere le barriere e invadere la stanza.
C’è una povertà esteriore che cerca di nascondere, senza riuscirci, una formidabile ricchezza interiore.
È un bastimento stipato d’inquietudine, quello che ci viene incontro, così come a suo tempo lo fu il minimalismo gentile dei Velvet Underground.
“Gro Mig En Blomst” è povero fin dalla confezione, una semplice custodia in cartoncino nero con nome dell’artista, titolo, marchio discografico e numero di catalogo in stampatello e con incollato sopra un disegno in b/n dai tratti surreali. All’interno un foglio con i titoli dei brani, disegni, foto e un testo montati come un collage semicasuale. Nel disco c’è una semplice A, sempre in stampatello, che distingue il primo lato.
“Skærsgårdslyd” è confezionato in modo vagamente meno naïf, con l’immagine, fotografica nell’occasione, stampata sulla custodia e le varie informazioni scritte a macchina sul davanti e sul retro. Nel disco il titolo e il lato (a o b) sono riportati su entrambe le parti. In allegato un foglio con dei disegni e un flyer più piccolo con i testi.
«Contemporary homemade music from Sweden» è uno slogan che nasconde tutto un gruppo di musicisti, se non un vero e proprio collettivo, dedito a questa filosofia sonora gravitante intorno all’etichetta Discreet, anche negozio discografico, ubicata nel sud-ovest della Svezia (a Göteborg).
Recentemente la Förlag För Fri Musik ha pubblicato anche un LP a nome Klara Livet, un progetto a due che la Mortensen condivide con Dan Johansson.
Ma questi gioielli non sono altro che il coperchio di una scatola piena di sorprese. Datevi da fare!
Prossimi top: “Historic Music Past Tense Future” di Brötzmann, Graves & Parker; “PAN Project” del PAN Project Ensemble; “In Otherness Oneself” // “Soothe My Soul, Feed My Thought” di Kaja Draksler; “Run, The Darkness Will Come!” // “Fetzen Fliegen” // “Two Sides Of The Moon” dei Day & Taxi // Daniel Studer // Zimmerlin, Stoffner & Meier; “You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me” // “Concert 2009” // “My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You” di Keiji Haino & The Hardy Rocks // Marteau Rouge & Haino Keiji // Keiji Haino; “Le Jardin Sonore” dei Sonoria // “Tuscany Music Revolution” dei TMR; “Spiralis Aurea” di Stefano Pilia; “Twofold” // “Made Out Of Sound” // “Decameron” di Onno Govaert & Verhoeven / Serries // Chris Corsano & Bill Orcutt // Philipp Schaufelberger & Pierre Favre ...
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