`Thirtynine Fiftyfive´

Autore disco:

C/W/N

Etichetta:

Acheulian Handaxe (USA)

Link:

www.handaxe.org
www.sands-zine.com/archiviorec.php?IDrec=2232
www.youtube.com/watch?v=wV-vvEGBhKU&t=1713s

Formato:

CD, DL

Anno di Pubblicazione:

2022

Titoli:

1 - 2) senza titolo

Durata:

39:55

Con:

Dušica Cajlan, Georg Wissel, Etienne Nillesen

la risposta acustica alla musica elettronica

x mario biserni (no ©)

Ci siamo già occupati di questo trio interregionale europeo che si protende dalla Romania della pianista Dušica Cajlan all’Olanda del batterista Etienne Nillesen attraverso la Germania del sassofonista Georg Wissel. Tre strumentisti che dilatano i loro linguaggi attraverso la preparazione degli strumenti e l’utilizzo di tecniche estese. Vi invito a visionare un loro video che trovate su you tube al link che abbiamo riportato, o altri video che potete scegliere a vostro piacere, per immergevi appieno nella singolarità della loro musica. In particolare riuscirete ad apprezzare la stupefacente apparecchiatura del pianoforte da parte della romena, l’utilizzo di paccottiglia povera da parte del sassofonista e l’incredibile varietà di soluzioni create da Nillesen su un semplice rullante. Rispetto al disco precedente, che era diviso in sei brani, “Thirtynine Fiftyfive” presenta solo due improvvisazioni, la prima delle quali con la sua quasi mezz’ora di durata si accaparra quasi l’intero spazio mentre la seconda ha tutto l’aspetto di un bis (il disco è registrato in concerto a Monaco di Baviera).
Il titolo conferma l’impostazione cageana del precedente “Fourtyfour Fiftythree” nel suo rappresentare unicamente la durata complessiva del CD, avete presente quella cosa intitolata 4’ 33”?, e cageana par essere pure l’ambaradan delle preparazioni e l’ampio utilizzo dei silenzi. Ma forse in quei titoli c’è anche qualcosa d’altro, lidea di una musica che rappresenta solo se stessa. Il top del concreto.
Preparazioni e tecniche estese aprono, nei confronti della musica acustica, una varietà infinita di soluzioni espressive e, in tal senso, sembrano rappresentare una valida alternativa all’utilizzo dell’elettronica. In entrambi i casi la qualità dei risultati raggiunti è direttamente proporzionale alla fantasia e alla creatività degli autori che, credetemi, nel caso di questo trio è decisamente alta.


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Data Recensione: 11/2/2025

`Qui´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´