`Pandemia´

Autore disco:

Collin J Rae / Red Gnein Sextet

Etichetta:

Neuma Records (USA)

Link:

neumarecords.org

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2023

Titoli:

1) Pandemiya 2) Heimsfaraldur 3) Dà Liúxíng 4) Trapan 5) Janga Kubwa 6) Pandemie 7) Pandemikku 8) Jayiha

Durata:

58:39

Con:

Collin J Rae, Red Gnein Sextet

la rappresentazione più riuscita della pandemia

x mario biserni (no ©)

Ci troviamo di nuovo alle prese con la pandemia, e la cosa può iniziare ad annoiare, ma i tre anni vissuti in cattività hanno avuto un impatto sociale destinato a influenzare le nostre vite per più d’una generazione. A tal proposito basti pensare che il “Decamerone” resta un testo di attualità a oltre seicento anni dalla sua scrittura.
Ma veniamo a noi e a “Pandemia”. Quella che può sembrare una collaborazione a più mani in realtà sembrerebbe un dialogo con se stesso, in quanto dietro la misteriosa sigla Red Gnein Sextet si nasconderebbe lo stesso Collin J Rae (almeno così ci dicono gli scienziati della rete, anche se ho l’impressione che in realtà quella sigla nasconda qualcosa di più rispetto al pur presente Rae). Gli otto brani, i cui titoli stanno a indicare pandemia in otto lingue diverse, sono altrettante mattonate a base di rumore elettronico creato con dispositivi progettati dal giapponese Tetsuji Masuda. È come trovarsi nell’occhio di un ciclone, con i vari detriti che ti ronzano intorno apportando ognuno un proprio suono. Rumori, più che rumore, rumori che si sommano e si confondono, portandosi dietro una propria identità e facendo pensare a suoni materici come un lamento di uccelli impazziti, la corsa di un treno o il suono assordante dello spazio infinito. Collin J Rae, in “Pandemia”, gioca con la trasparenza del rumore più intransigente.
Collin, oltreché musicista impegnato in vari progetti, è un artista multipolare.
Fotografo, nell’occasione, e “Pandemia” è la trasposizione sonora di alcuni ritratti creati con l’utilizzo di filtri rudimentali, visibili anche nella copertina del CD, che hanno fatto ben parlare di sé attraverso i due libri “Pandemic Portraits Volumes 1 & 2”.

Prossimamente: “Active Observation” dei Genera; “Flashpoint” di Linda Dusman; “Materical” dei Materical; “Ordo” di Philip Blackburn; “Maison Moderne” di Steven Kamperman; “Pale Blue” di Glen Whitegead; “Late Night Banter” di Aaron Jay Myers; “Bringing It Back / Round And Round And Round” di John Krausbauer & David Maranha; “Fragments de Temps” dei Kairos; “Isocèle” di Manuel Mota; “Freshta” di Mark Lotz; “Before The Fall” di Dan Peter Sundland’s Home Stretch; “Fold / Unfold / Refold” di Piergiorgio Pirro; “Genius Loci” di Davide Barbarino & François Wong; “Nowhere Dense” di Max Arsava; “The Night Shall Break” di Hanna Hurwitz, Colin Stokes & Daniel Pesca; “Words” di Matteo Paggi …


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Data Recensione: 21/10/2024

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´  

`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´