`Strewth! An Abstract Electronic Compilation From Australia & New Zeland´

Autore disco:

AA.VV.

Etichetta:

Synaesthesia (AUS)

Link:

www.synrecords.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2002

Titoli:

-

Durata:

-

Con:

Candlesnuffer, Delire, Philip Samartzis, zy`zx, Auigiugui, Cray, Xonk, Squinch, Oren Ambarchi, Matthew Thomas, Darrin Verhagen, Netochka Nezvanova, Dion Workman, Dave Franzke, Rosy Parlane

raccomandato

da Zazie

Sintonizziamo le nostre orecchie sui suoni proposti da questa compilazione oceanica, pubblicata da Synaesthesia, etichetta e negozio di dischi di Melbourne. Si tratta di una compilazione elettronica esplorativa che decisamente abbraccia l`idea di ritmiche e di suoni non convenzionali. Il titolo “Strewth!” (=perdinci!), rafforzato dal punto esclamativo, sembra esprimere un approccio giocoso verso il contenuto sperimentale del disco. Ma non è solo il titolo a suggerire l`idea presente nel cd. Se sfogliamo le 12 facciate colorate del booklet non ci può sfuggire l`approccio divertito nel presentare i singoli contributi alla compilazione, caratterizzati da un` alternanza di suggerimenti bibliografici, di indicazioni-guida rivelatrici dell`approccio compositivo, di simpatici esempi di scrittura creativa - talvolta supportata da codici e da dati frammentati, appartenenti ad un linguaggio computeresco - e di riferimenti alle diverse fonti adottate. Una presentazione che va quindi a rispecchiare il frastagliamento sonoro presente all`interno del disco. Essenzialmente la sua struttura è suddivisibile in due zone. Laddove una prima parte si orienta verso ritmiche scomposte, ingarbugliate, distorte, spappolate, festose e rimbalzanti; la seconda parte (introdotta dal contributo di Oren Ambarchi) si dedica invece ad atmosfere più soffici, più lievi, talvolta tristi, e ad ambientazioni rarefatte che vengono dolcemente ritmate. Denominatore comune di alcune tracce, se andiamo ad escludere la tendenza verso l`astrazione, è la presenza dell` acqua intesa come fonte sonora. Essa viene trattata in svariati modi: dai richiami marittimi che talvolta suggeriscono esplorazioni subacquee (15-17), a vivaci colonne sonore sottomarine (3), come pure fragorose onde oceaniche che si insinuano invadendo atmosfere granulari e sabbiose (7), ed ancora passeggiate ciottolose, delicatamente rumorose-stridenti ed acquatiche allo stesso tempo (2). Ad avvalorare la testimonianza musicale di questa compilazione, che al suo interno raccoglie la presenza di musicisti neozelandesi ed australiani, è sicuramente il fatto che alcuni dei partecipanti portano di pari passo, accanto alla loro ricerca musicale, un`esperienza locale di autoproduzione, resasi necessaria per poter dare voce alle proprie sperimentazioni musicali e ad altre realtà sonore significative, che altrimenti non avrebbero avuto modo di esistere. E` il caso di Dorobo fondata e gestita da Darrin Verhagen a Melbourne e di Sigma co-fondata da Dion Workman e da Rosy Parlane. Candlesnuffer (alias David Brown) apre il cd con un lieve crescendo di accenni ritmici frammentati che si evolvono in un procedere trattenuto, arricchito da percezioni di insetti volanti, di lamiere percosse e di voci trattate. Delire presenta atmosfere stridenti e moleste dalle ritmiche spezzate accanitamente accelerate che vanno a concludersi in un percorso delicatamente rumoroso e lentamente cadenzato. Philip Samaritzis con NTH-Tokyo omaggia James Wood in Videodrome. Tratta i suoni (digitalmente ed analogicamente) uscenti da un`unica piccola e sottile cassa acustica collocata in una stanza. La fonte sonora originaria, per nulla riconoscibile, è la registrazione di una partita di baseball trasmessa dalla rete televisiva di Tokyo NTH nel giugno del 1992. Altra dedica presente nel disco è quella fatta da Dion Workman a Iannis Xenakis, morto nel febbraio 2001, due giorni prima della fine della realizzazione del pezzo, costruito tra Rotterdam, Melbourne e Sydney. I contributi di ZY`ZX sono quattro brevissime tracce di intensità variabile che ben si innestano nella scaletta della compilazione. Lila Lite Up bocca di Auigiugui presenta una struttura schizofrenica dai dialoghi rimbalzanti di ritmi tagliuzzati. Ricorda un Otto von Schirach più ammorbidito, nonostante l`incisività dei suoi suoni. Cray invece ci fa assaggiare il suo paesaggio granulare dalle intensità gracchianti accelerate e decelerate. Xonk con Primate Training propone un sintetico brano ricchissimo di microriferimenti (percussioni jungle, voci, musica d`ambiente, sbadigli, chitarra soul, musica dance, cupezza fantasmagorica..) elaborato da una scatola beige dalle caratteristiche preistoriche. Segue la cupa atmosfera di Squinch, quasi una colonna sonora di un film horror dove voci, suoni metallici, risate quasi isteriche conducono verso un`implosione sonora. All`interno di questa compilazione Oren Ambarchi abbandona la chitarra per utilizzare, come egli stesso dichiara, per la prima volta (e forse l`ultima!) qualche software crackato accompagnato da numerose bottiglie di birra kosel. Ci conduce in atmosfere delicate e rarefatte dove solamente nella parte terminale sono percettibili soffici accenni ritmici. L`ambiente triste ed avvolgente, brevemente ravvivato da interferenze sonore, di Matthew Thomas va a precedere la composizione ben equilibrata di Darrin Verhagan, dove la sequenza numerica recitata da più voci ed in più lingue si alterna con uno sfondo di minuti suoni disturbanti. Delicata esplorazione sonora è quella di Netochka Nezvanova, dove si può avvertire la piacevole sensazione di immersione in un mondo acquatico seguito da immaginari incontri di luminosi microrganismi. David Franzke torna a proporre atmosfere ronzanti, avvolgenti e rilassanti che ben si innestano con Shado, dove Rosy Parlane si è divertito ad usare esclusivamente fonti sonore estrapolate da UFO, tv-show di fine anni `60 e primi anni `70. Di per sè questa compilazione elettronica ben sintetizza, attraverso la sua varietà , le esperienze di ricerca musicale appartenenti all`Oceania, dove a volte nelle sonorità presenti si potrebbero cogliere alcuni accenni o piccoli ammiccamenti verso alcune etichette europee, come per esempio Mego, Mille Plateaux o Ritornell, ma all`interno di “Strewth!” si può ben avvertire un carattere proprio. Uno stimolo per le nostre orecchie, una brezza fresca per un panorama microsonoro che a volte rischia di apparire statico.


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Data Recensione: 26/12/2003
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`Lichtgeschwindigkeit´  

`Ocean Of Earth´  

`Strewth! An Abstract Electronic Compilation From Australia & New Zeland´  

`(absence)´  

`[Two Variations]´