`Maledette rockstar´

Autore disco:

Maisie

Etichetta:

Snowdonia Dischi, La Zona Produzioni (I)

Link:

www.snowdonia.it

Formato:

2CD

Anno di Pubblicazione:

2018

Titoli:

1) Benvenuti in paradiso 2) Maledette rockstar 3) Sono sempre i migliori che se ne vanno 4) Dio è morto 5) Madama Dorè 6) Io sono una rockstar 7) Che fico! 8) Vincenzina e il call center (versione uguale) 9) Certe Notti 10) Un programma politico minimale inefficace ma parecchio divertente! 11) Saggio breve di straordinaria sagacia sul rapporto tra la `sinistra` italiana e i suoi elettori tra il 1994 e il 2013 12) Siamo solo noi 13) Ammazza il corvaccio 14) Aria 15) Folkpolitik (the vittorio sgarbi`s torture show) 16) Donna Pesce 17) La canzone di Marinella // 1) Ruderi e macerie #3 2) Wilma e il diavolo 3) Il ragazzo della via adriano 4) Gesù 5) Porno nel liceo degli orrori 6) Ozzy ha un nuovo pantalone 7) Padre pio kung fu master (da pietrel-cina con furore) 8) Vincenzina e il call center (versione diversa) 9) Dottor Marchionne, mi dispiace doverle comunicare che il suo tumore è maligno: le restano al massimo due settimane di vita 10) L`atroce vendetta del nanetto pingping 11) Hyperbaric rendez-vous 12) Morire a colazione 13) La ballata della leggerezza (piovono rane) 14) War!

Durata:

147:26

Con:

Fabio Brunelli, Luigi Porto, Cinzia La Fauci, Emiliano Rubbi, Bruno Dorella, Michele Alessi, Andrea Tich, Aldo D`Orrico, Ausonio Calò, Nico Sambo, Alberto Scotti, Carmen D`Onofrio, Manitù Rossi, Sandro Marangoni, Dj Misterioso, Yandro Estrada, Walter Sguazzin, Serena Tringali, Alessaandro Inolti, Antonio Gramentieri, Marco La Fratta, Eugenio Vicedomini, Matteo Di Marcoberardino, Gianmaria Lazzarin, Simone Scaramuzza, Alberto Garau, Alberto De Benedetti, Ance, Valerio Ianitto, Giacomo Iasilli, Max Caronia, Gianni Console, Giuseppe Tria, Andrea Campanella, Danilo Amato, Claudio La Rosa, Mirco Biasutti, Claudio Milano, Simon Balestrazzi, Francesca Pongiluppi, Massimo Palermo, Nicola Mazzocca, Dino Draghen, Vittorio Nistri, Giulia Nuti, Michele Murgioni, Diego Palazzo, Donato Epiro, Roberto Cosimi, Lorenzo Perona, Marco Bertoni, Daniele Ferrante, Fabio Soregaroli, Lucio Ardito, Fabrizio Modonese Palumbo, Vito Galante, Francesco Chiapperini, Silvia Saracino, Dario Gentili, Serena Bandoli, Ignazio Nisticò, Ezio Piermattei, Stefano Agnini, Maurizio Di Tollo, Umberto Palazzo, Carlo Sanetti, Rossano Villa, Domenico Salomone, Carmela Scotti, Anna Scavuzzo, Massimiliano Raffa, Dario D`Alessandro, Alvaro Fella, Claudio Lugo, Piotta, Lorenzo Arcidiacono, Daniele Spano, Zap Zappis

monumentale e ... absolutely free

x mario biserni (no ©)

«Loro amavano il denaro il successo e tutto ciò cha aveva gran valore era loro proprietà si vantavano ogni giorno delle loro discendenze e nelle loro feste sperperavano arroganza si riempivano le case di trofei e d`egoismo e usavano gli amici come scala d`arrivismo. Chi? Avevano il diritto e il permesso di far tutto e vivevano al di sopra del più piccolo sospetto e nelle loro alcove sempre calde e profumate non esisteva niente d`immorale e di proibito. Chi? ... i pagani.
«La moda cambia la vita va oggi siam qui domani là ma per fortuna guardando su e per fortuna guardando giù di pagani non ce n`è più» (da I pagani di Ugolino).

Mi scuseranno, i Maisie, se per iniziare la recensione del loro doppio CD “Maledette rockstar” ho riportato parte di una canzone di Ugolino. D`altronde quella canzone era compresa nel LP “Siam rimasti fregati” del 1977, e l`idea dell`essere stati fregati sta alla base del brano introduttivo Benvenuti in paradiso e poi di tutto il loro disco. Vincenzina e il call center è la canzone più significativa in tal senso, dove lo spostamento di ambientazione dalla fabbrica della Vincenzina di Jannacci al call center non rappresenta certo un salto di qualità .
Lo stesso Gesù Cristo dei vangeli, andando indietro nel tempo, scacciò i mercanti dal tempio aprendo così la strada all`occupazione dello stesso tempio da parte di bottegai ancor più agguerriti e ipocriti. Ma è chiaro che Gesù Cristo si fece fregare, come narra il buon Saramago ne “Il vangelo secondo Gesù Cristo”, da quella coppia di marpioni che sono dio e il demonio, due figure subdole che hanno bisogno l`una dell`altra per governare e sopravvivere (ma non è la stessa cosa anche per molti personaggi del disco, ad esempio per quelli di Saggio breve di straordinaria sagacia sul rapporto tra la `sinistra` italiana e i suoi elettori tra il 1994 e il 2013).
Quindi siamo rimasti di nuovo fregati, e le varie icone scacciate dal tempio si sono immediatamente riformate prendendo possesso del tempio stesso. Le nuove icone magari sono più vacue, e quindi più invisibili e facili da confondersi nella massa, e hanno nomi come youtuber, oppure sono talenti e fratelli televisivi più o meno grandi, da intendere come età , ma sono sempre estremamente fichi (Che fico!). Soprattutto si tratta di icone meno durature, e in questo riflettono un`epoca in cui tutto è più precario, dal lavoro agli affetti (La canzone di Marinella). Sì, è fuor di dubbio che siamo rimasti di nuovo fregati.
In “Maledette rockstar” è concentrata la storia dei nostri ultimi anni, con i personaggi che si avvicendano e si accavallano fino a miscelarsi fra se e andare così a perdere qualsiasi senso della realtà (i divi tratteggiati in Sono sempre i migliori che se ne vanno assomigliano come gocce d`acqua a un Padre Pio che in un'altra canzone viene invece presentato come un lottatore di kungfu).
Quanto al contenuto musicale, si tratta di canzoni in forma libera più zappiane di Zappa stesso. Il doppio CD appare monumentale, sia per il numero di canzoni proposte sia per la durata sia per la quantità di strumentisti e cantanti che hanno partecipato alla sua realizzazione e, di conseguenza, ha richiesto un lungo periodo per la sua lavorazione.
Non si tratta di un `opera rock` in senso stretto, perchè in realtà non racconta una storia, ma viste però le diverse voci che danno vita a tanti personaggi è qualcosa di più del semplice `disco concept`. Fin dal primo ascolto, vista la sua struttura a sketch, l`ho pensato alla stregua di un `operetta rock`.
Mi sconcerta un po` War!, la canzone conclusiva, dove si sostiene che «le canzoni non servono a niente». Perchè allora sprecare sei-sette anni per fare un disco come questo? Sicuramente le canzoni non fermano le bombe e se avessero un potere così immenso, visto che Imagine di Lennon fu votata come canzone più bella di tutti i tempi in un referendum promosso (mi sembra) da “Repubblica”, oggi regnerebbe l`anarchia. Ma fra questo estremo e il `non servono a niente` ci sono varie sfumature. Servono, innanzi tutto, a chi le fa, e alcuni scrivendo la canzone giusta hanno assicurato un futuro per se e per i propri figli. Ma servono anche a chi nè usufruisce: ad esempio possono far cambiare l`umore di una persona come favorire l`istaurarsi di un affetto o di un`amicizia. Vi sembra poco?
In conclusione direi che quando gli Area profetizzarono “1978 Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano” non fecero centro pieno, e alla fine gli dei hanno resistito quanto, se non più, degli arrabbiati. Soprattutto hanno resistito più dei profeti. E di profeti abbiamo estremo bisogno. Con la speranza che ne arrivi un giorno uno abbastanza scaltro e scafato da non farsi raggirare e non ci lasci come al solito con le pive nel sacco a considerare che «siam rimasti di nuovo fregati» e che, in fondo, si stava meglio quando si stava peggio.


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Data Recensione: 13/1/2019
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`Un tempo, appena´  

`Maledette rockstar´  

`Exuvia´  

`Disappearing´  

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