Il motto latino utilizzato nel titolo e i richiami storico-filosofico-scientifici disposti a intestazione dei vari brani annunciano un contenuto sostanzialmente colto. La numerazione iniziale, sempre nel titolo, sta invece a indicare il numero dei pianeti (7), dei filosofi (7) e dei concetti metafisici citati (7), mentre il 2 è riferito agli autori stessi, da intendere come alchimisti alle prese con un calderone sonoro.
L`ascolto del CD non smentisce minimamente tali premesse.
Voce e theremin da una parte, synth modulare dall`altra e poco altro, giusto le campane tibetane della Lucchese e i respiri di Gio Kaptra oltre a, soprattutto, un trattamento digitale dei suoni. Tanto di vecchio e d`antico e altrettanto di estremamente contemporaneo. Il risultato può risultare fantascientifico e futuribile, da `space odyssey`, o pragmaticamente realistico, da sala macchine industriale, dipende dall`ottica e dallo stato d`animo dell`ascoltatore. Space e industrial nei suoni e primitivo in una voce dai forti riferimenti sciamanici.
“777+2 Per Aspera Ad Astra” è un disco molto interessante con l`unico difetto, se vogliamo proprio trovargliene uno, di sacrificare la piacevolezza dell`ascolto alla pregnante intensità dei contenuti.
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