Il lettore più attento si ricorderà del batterista Vincent Glanzmann, sia per la sua presenza negli ottimi This Difficult Tree sia per il disco in solo “Z/Rzw-Shiiiiiii”, mentre nuovi per le nostre pagine sono i nomi del contrabbassista Xaver Rüegg e del pianista Philipp Eden. Nel brano d`apertura di questo disco la tensione creata da Glanzmann sui piatti fa pensare a Tony Williams e la pulsazione del contrabbasso a Richard Davis, entrambi punti fermi nello splendido “Out To Lunch” di Eric Dolphy, mentre i riferimenti per Eden sembrano da ricercare soprattutto nella tradizione `bianca` del piano jazz (Evans, Bley, Corea ...). In “Placid” alcune piste più classicamente discorsive si alternano a situazioni più d`atmosfera, come Placid e Kliing, dove su tappeti di suono creati dalle percussioni e/o dal contrabbasso archettato le note liquide del pianoforte cadono come gocce da stalattiti. In Ruhepol le due tendenze cercano, e trovano, una loro simmetria. Nell`insieme si tratta di un buon disco dove tradizione e modernismo si fondono in un equilibrio magari precario ma comunque apprezzabile.
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