`Sulle tracce della volpe´

Autore disco:

Frei

Etichetta:

A Buzz Supreme, Aidoru (I)

Link:

www.freifreifrei.com
www.aidoruassociazione.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2011

Titoli:

1) Sulle tracce della volpe 2) Dammi le tue mani 3) Ombre di luna 4) Gilda stai ferma 5) Spacco l`ufficio 6) Bassa marea 7) Vento tropicale 8) Stella scadente 9) La notte che caddero i sogni 10) r.e.g. 11) Telefono casa

Durata:

38:14

Con:

Frei Rossi, Dario Giovannini, Loris Ceroni, Fabio `Mocambo` Tozzi, Marcello `Jandù` Detti, Gianni Perinelli, Gigi Fazio, Marco Pierini, Marco Mattei, Francesca Amati

sulla scia del cantautorato più classico

x e. g. (no ©)

Frei scrive belle canzoni e interpreta la figura del cantautore in modo molto classico, e molto pop, tanto da richiamare alla mente la triade De André, De Gregori e Fossati, per alcune inflessioni della voce, per la metrica e per la struttura di alcune canzoni. E in fondo a tutto sembra di individuare anche quella poetica delicata e agrodolce che fu di Sergio Endrigo. Ma a livello strumentale, soprattutto nello scampanellare cristallino delle chitarre, è facile invece carpire elementi sia del vecchio folk-rock byrdsiano sia della post-wave dei REM. Attitudinalmente, poi, è quasi sempre attento a contaminare il linguaggio cantautorale con agenti estranei, alla maniera che fu di Battisti e Gaetano, prendete ad esempio r.e.g. (dove anche il titolo gioca con il reggae alla maniera di Nuntereggae più), Vento Tropicale (che ricorda vagamente Roadhouse Blues dei Doors) o l`arrangiamento `vecchio jazz` di Spacco l`ufficio e Stella scadente. Chiaramente Frei non pretende di scrivere il futuro della musica, ma solo di comunicare semplici emozioni e stati d`animo, e questo lo fa con estrema convinzione. I multiformi riferimenti individuabili nel suo approccio, molto più numerosi di quelli citati sopra, finiscono comunque per fondersi in un mood riconoscibile e piuttosto personale. Il disco è quasi un concept, nel senso che racconta sensazioni e situazioni vissute durante il suo concepimento, cioè in pratica il disco finisce con il raccontare se stesso, dall'iniziale Sulle tracce della volpe (sunto della filosofia che sta dietro a tutte le canzoni: «...ricalco la mia vita / e mi ritrovo spesso / a inseguire un po` me stesso...») a Telefono casa (delicato acquerello che rivela l`atto pratico cha ha portato alla sua realizzazione: «...una casa nel bosco / ho preso in affitto / e non tornerò più indietro...»). Alcune delle canzoni sembrano destinate a farsi ricordare nel tempo: Dammi le tue mani, Ombre di luna, Gilda stai ferma, La notte che caddero i sogni e, soprattutto, Bassa Marea, splendido duetto con la comanecia Francesca Amati. Un`ultima annotazione per Dario Giovannini degli Aidoru, che come un`ombra ha seguito Frei in tutte le canzoni occupandosi degli arrangiamenti, e suonando chitarre, pianoforte ed altro ancora.


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Data Recensione: 12/4/2013

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