`OSSI – Album Su LP´

Autore disco:

OSSI

Etichetta:

Snowdonia Dischi (I)

Link:

www.snowdonia.it

Formato:

LP, DL

Anno di Pubblicazione:

2022

Titoli:

1) Ventriloquist Rock 2) Ricariche 3) Hasta la Sconfitta Siempre 4) Toy Boy 5) Out Demons Out 6) Monk Time 7) Miss Tendopoli 8) Naturalmente Non Possiamo Pagarti 9) Lei è Grunge, lui Urban Cowboy 10) O Pisciaturu 11) Per sollevare il morale del Capo / Ossi di Coda 12) Navarre

Durata:

41:50

Con:

Vittorio Nistri, Simone Tilli, Roberto Pieralli, Alessandro Casini, Andrea Appino, Claudio Macchia, Domenico Petrosino, Bruno Dorella, Silvio Brambilla, Carlo Sciannameo

si definiscono psycho-cantastorie… come dargli torto!

x mario biserni (no ©)

«Tutti i testi di OSSI scaturiscono da storie al 100% vere, tratte da cronache dell’Italia del terzo millennio. È per questo che gli OSSI si considerano cantastorie. O meglio: psycho-cantastorie. L’album è una corsa in ottovolante negli ultimi tre lustri del “Belpaese”, condensati in 45 minuti e 12 canzoni. Naturalmente, gli OSSI fanno R’n’R, e non reportage di attualità né trattati di storia. Pertanto non è affatto necessario, per gli ascoltatori, identificare gli specifici eventi che hanno ispirato i singoli testi.»
Finalmente arriva la recensione di un disco che già avevo segnalato fra le migliori uscite del 2022. OSSI è una scheggia dei Deadburger, nello specifico Vittorio Nistri e Simone Tilli che hanno voluto catapultarsi in quella che da sempre è una loro passione: il garage di indole più psichedelica ovvero la psichedelia più garagista. Lo hanno fatto senza rinunciare, sia chiaro, a stravaganze zappiane e a un ampio utilizzo di elettronica popolare. La realizzazione del progetto ha richiesto il coinvolgimento di alcuni strumentisti selezionati ad hoc quali sono il batterista Bruno Dorella (credo non abbia bisogno di alcuna presentazione), Andrea Appino (Zen Circus) e il mitico Dome La Muerte (i meno giovani ma non troppo vecchi si ricorderanno certo dei Not Moving e degli Avvoltoi).
Prima della recensione voglio aprire una parentesi. In una fase storica nella quale la veicolazione della musica è cambiata, dapprima con il metodo transitorio del CD e poi con la trasmissione digitale, il vinile non può più essere considerato come un semplice metodo di riproduzione del suono. Se nel 1966 la banana sbucciabile del primo Velvet Underground poteva essere ritenuta un optional oggi non è più così. Considerando il costo di una copia e il basso numero di esemplari prodotti, un disco in vinile non può più essere presentato in modo sciatto, altrimenti tanto vale acquistare il digitale più economico, più facile da archiviare ed ecologicamente più allineato con una nuova consapevolezza a proposito di tutela dell’ambiente. Il vinile non può più essere un oggetto di consumo usa e getta ma una preziosa creazione d’arte da tramandare alle generazioni future. La produzione di vinili in questo primo scorcio di terzo millennio deve essere soggetta a una specifica progettualità e l’esame critico non deve limitarsi al contenuto musicale ma tener conto di tale aspetto.
“OSSI – Album su LP” è un concentrato di idee che cade a fagiolo, a proposito di progettazione, e dovrebbe essere studiato da chiunque è oggi interessato alla produzione di un disco in vinile. La copertina, apribile a libro, presenta all’interno una tasca contenente un album con i testi, le foto e altre informazioni. Nel frontespizio c’è un disegno dell’indimenticabile Andrea Pazienza mentre alla realizzazione dell’insieme hanno contribuito il grafico Gabriele Menconi e i disegnatori Ugo Delucchi e Lido Contemori. Il tutto è concepito come un tributo al fumetto underground.
All’interno della copertina, insieme al vinile, c’è un inserto di quattro pagine che contiene la traduzione in inglese di tutti testi, oltre alla riproposizione di varie immagini e a numerose annotazioni.
I testi sono montaggi e allegorie riguardanti personaggi e cronache della nostra storia recente, perché «il nostro paese è una fucina ininterrotta di cose che voi umani non potete neanche immaginare». Nel male, la storia del politico che in pochi anni passò dal 41% al 2% dei consensi (Hasta la sconfitta siempre), e anche nel bene, la storia del lupo ferito e morente salvato da una ragazza che si chinò su di lui per fargli la respirazione artificiale (Navarre).
La musica così veicolata non è da meno, e si propone in veste di una psichedelia mutata, mutante e mutevole che attinge dalla storia passata, presente e futura. Echi dei Doors, dei Credence e dei Gong trasferiti in un mondo che Doors, Credence e Gong, nonostante la loro deragliante visionarietà, non potevano conoscere. Basta ascoltare i due incredibili rifacimenti di Out Demons Out e Monk Time per rendersi conto che quella degli OSSI è una rilettura e riscrittura estremamente creativa, personale e innovativa.
Il tutto si presenta come un cut up di citazioni che riguardano la musica, la grafica e varie storie di cronaca quotidiana. Potrei citarvi altri particolari, ma non esistono parole in grado di svelare la ricchezza che si nasconde dietro a questo disco, e poi finirei con il togliervi il piacere della scoperta.

Prossimi top: “Monk On Viola” di George Dumitriu; “Ornettiana” di Monica Nica Agosti – Shapex; “Transient” // “Herbstreise” dei Clairvoyance // Nicola Guazzaloca & Gianni Mimmo; “Trónco” dei Trónco; “Mycelium” // “The Asocial Telepathic Ensemble” degli Spill // Autori Vari; “Tales From An Underground River” degli Open To The Sea; “Perlée De Sève” di Roxane Métayer; “Sonatas & Interludes” // “Concord” // “The Time Curve Preludes” di Agnese Toniutti // Phillip Bush // William Duckworth; “Chirurgia Sperimentale” di Luca Collivasone; “Incanto” del Roberto Dani Forme Sonore Ensemble; “Chamber Music” di Steve Peters; “For A Reason” di Roger Reynolds; “Qui” di Lalli e Stefano Risso; “Jalitah” di Iosonouncane & Paolo Angeli; “Drums & Octobass” // “Always I Gnaw” di Keiji Haino & Guro Moe // Sult ...


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Data Recensione: 12/2/2024

`Trónco´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´