`Austin Meeting´

Autore disco:

A Spirale / Makoto Oshiro / Takahiro Kawaguchi

Etichetta:

Viande (I)

Link:

www.viande.it

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2022

Titoli:

1) Makoto Oshiro & Maurizio Argenziano – Live at Ana Lark Center – 21/02/2020 afternoon 2) Mario Gabola (Feedback Sax) – Live at Cloud Tree Studio – 22/02/2020 evening 3) Makoto Oshiro & Takahiro Kawaguchi – Live at Ana Lark Center – 22/02/2020 afternoon 4) Mario Gabola (Sefmade Instruments) – Live at Cloud Tree Studio – 22/02/2020 evening

Durata:

55:46

Con:

Makoto Oshiro, Maurizio Argenziano, Mario Gabola, Takahiro Kawaguchi

grandi A Spirale

x mario biserni (no ©)

“Austin Meeting” documenta un momento importante nella storia dei partenopei A Spirale, o almeno della coppia che ha da sempre rappresentato la forza trainante del gruppo, riportando alle nostre orecchie alcune registrazioni del febbraio 2020, quando Maurizio Argenziano e Mario Gabola interagiscono con importanti musicisti della scena giapponese nel contesto del texano No Idea Festival.
Se Argenziano e Gabola non dovrebbero abbisognare di presentazioni, nei nostri archivi è facile trovare pagine che li riguardano, per Makoto Oshiro e Takahiro Kawaguchi possiamo cavarcela dipingendoli come performer che utilizzano oggetti, elettronica povera e marchingegni auto costruiti per definire panorami sonori nei quali l’elettroacustica incontra il futurismo. Entrambi fanno parte di quell’ambito musicale del quale ci siamo ampiamente occupati e che annovera nelle sue fila prime stelle come Otomo Yoshihide, Sachiko M e Taku Unami con la sua Hibai Music.
Se tutti quattro i brani contengono motivi di interesse, in particolar specie per chi segue queste estreme propaggini della sperimentazione sonora, è la seconda composizione spontanea di Gabola a sciogliere definitivamente eventuali perplessità, con il suo svilupparsi cageano fra sibili, rumori e voci radiofoniche.
Mi viene il sangue amaro se penso che meeting come quello dove sono state effettuate queste registrazioni si tenevano pure in Italia, prima che un assalto televisivo di infima qualità ne facesse un paese culturalmente sottosviluppato, e penso soprattutto a Pisa Jazz che a cavallo fra gli anni Settanta e gli anni Ottanta era un appuntamento di rilevanza internazionale. Oggi siamo un paesucolo a gestione familiare. Dalle stelle alle stalle.


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Data Recensione: 21/10/2024

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´