`Due´

Autore disco:

Kubri

Etichetta:

Aut Records (D)

Link:

www.autrecords.com
www.youtube.com/watch?v=lCSwdLN0Kck&t=7s

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2024

Titoli:

1) Amado Mio 2) Bolsa de Gatos 3) Spinasanta 4) Saint Guinefort 5) Gorino 6) Asa Nisi Masa 7) Il Pleut À Paimpol 8) Esche Vive

Durata:

39:48

Con:

Andrea Cravedi, Nicola Perricone, Riccardo Cavicchia, Vittorio Solinas, Sergio Piva, Giovanni Baffi

un disco che è pura fantasia

x mario biserni (no ©)

Quella a 4, due chitarre più basso più batteria, è una formula che ha fatto la storia della musica rock, dall’acid rock al post rock, e se proprio vi servono alcuni nomi posso farvi quelli di Quicksilver, Television, Thin White Rope e Slint (ma come dimenticare carichi da 90, espressione impropria ma efficace, come i Beatles o i King Crimson dell’accoppiata Fripp – Belew). Con un passato così pesante sulle spalle potremmo attenderci, da una formula strumentale così semplice, una musica quanto meno copiaticcia o comunque priva di spunti particolarmente originali.
La realtà travalica sempre la teoria e Kubri, al pari del quasi omonimo regista, si distingue per un impareggiabile vena visionaria.
Se, fra i nomi sopra citati, qualche lontana parentela possiamo trovarla con gli Slint o, forzando ancor più la fantasia, con i Quicksilver, nella realtà questa miscela di jazz, folk e psichedelia ci porta in braccio a quell’incidente di percorso che fu il progressive made in Italy.
I Kubri, come in quel caso, stupiscono per un enorme potenziale melodico tipicamente italiano, e mediterraneo, che li porta a deragliare su un binario tutto loro, e quanto mai vivo.
Tutto il resto è pura fantasia.

Prossimamente: “Dreaming Of Horses Running In Circles” delle Cloud Canyons; “Regenprasseln” di Florian Wittenburg; “Domicide” del Massimo De Mattia Suonomadre; “Infinity Avenue” di Robert Carl; “In The Grip” dei Circles 44; “Cello Unlocked” di Bryan Hayslett; “Jack” del Kaluza Quartett; “Where Songs Go At Night” dei Bandwidth; “Vurga” di Danilo Ligato; “Radici” dei Naom; “Temporal Waves” di Temporal Waves; “Catacryptico” Dei SYNC; “Farahser” di John Kameel & Nick Fraser; “Escale” di Jean-Marc Foussat, Guy-Frank Pellerin & Eugenio Sanna; “River Of January” di Rick Baitz; “Tre storie per chitarra” di Comambient; “Ice Door” di Juan J.G. Escudero ……


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Data Recensione: 18/1/2025

`Chamber Music´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´  

`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´  

`Recoil´  

`Remember´  

`Kissós´  

`Thirtynine Fiftyfive´  

`Project Encore, Vol. 1´  

`Chance And Change´