`Dreaming Of Horses Running In Circles´
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l’unione fa la forza |
x mario biserni (no ©) |
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Nomi come Julie’s Haircut, Galactus, Muni, Rufus Party, Circe, Micromouse, She’s Gone, Stella, Baffodoro, Biomassa e Mâtilde vi dicono certamente qualcosa. È da questo humus dell’underground che magicamente sorge Cloud Canyons. Il titolo del disco e la formazione messa in campo, con tre voci femminili e un synth (il canadese Quinn Letendre è ospitato in un solo brano), mi fanno immaginare chissà perché i Prima Materia. E sicuramente alle fondamenta, molto alle fondamenta, delle Cloud Canyons il gruppo di Laneri e Nebbiosi ci può stare. Così come ci possono stare, magari più in superficie, echi del minimalismo e della musica cosmica. Ma ancor più ci stanno, nelle pulsazioni del synth e nelle voci echeggianti, i Suicide di Martin Rev e Alan Vega. Vogliamogli bene.
Coloro che non hanno un buon rapporto con le cassette non si allarmino, perché “Dreaming Of Horses Running In Circles” è stato stampato anche in vinile dalla tedesca Berliner Tonaufnahmen. In extremis c’è sempre il digitale (su Bandcamp). Perciò nessuna scusa è ammissibile.
Prossimamente: “Regenprasseln” di Florian Wittenburg; “Domicide” del Massimo De Mattia Suonomadre; “Infinity Avenue” di Robert Carl; “In The Grip” dei Circles 44; “Cello Unlocked” di Bryan Hayslett; “Jack” del Kaluza Quartett; “Where Songs Go At Night” dei Bandwidth; “Vurga” di Danilo Ligato; “Radici” dei Naom; “Temporal Waves” di Temporal Waves; “Catacryptico” Dei SYNC; “Farahser” di John Kameel & Nick Fraser; “Escale” di Jean-Marc Foussat, Guy-Frank Pellerin & Eugenio Sanna; “River Of January” di Rick Baitz; “Tre storie per chitarra” di Comambient; “Ice Door” di Juan J.G. Escudero; “Constellative Trio” del Constellative Trio ……
AUTORE -> Cloud Canyons
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Data Recensione: 21/1/2025 |
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`Dreaming Of Horses Running In Circles´ |
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