`The Air-Conditioned Nightmare´

Autore disco:

Denmon Maroney Quintet

Etichetta:

Neuma Records (USA)

Link:

neumarecords.org
www.denmanmaroney.com/Hyper.html

Formato:

2 CD

Anno di Pubblicazione:

2024

Titoli:

The Air-Conditioned Nightmare: 1) The Air-Conditioned Nightmare 2) A Game Of Chess 3) A Way Out Of No Way 4) The Sea Of Chains 5) Roads 6) Sailing To Byzantium 7) Meta Beta 8) On A Boat
Covid Variations: 1) Din 2) Nero 3) If I Were You 4) L’Aimant 5) Durfortois 6) Pulsations 7) Stuffy Turkey 8) Scamander 9) No Justice? No Peace 10) For Every Tatter

Durata:

72:04 / 59:54

Con:

Denman Maroney, Emilie Lesbros, Robin Fincker, Scott Walton, Samuel Silvant

poteva essere un gran disco top

x mario biserni (no ©)

Denmon Maroney fa parte di quella cerchia di musicisti bianchi che, a cavallo fra il secondo e il terzo millennio, hanno creato nuove prospettive per la musica jazz made in USA (fra gli altri citerei Jack Wright, Bhob Rainey, Greg Kelley, Tom Djll, Jacob Felix Heule, Bill Orcutt …). Il suo strumento d’elezione è quello che lui stesso definisce come hyperpiano; in termini pratici un metodo di suonare il pianoforte direttamente e in contemporanea sulla tastiera e sulle corde all’interno della cassa armonica. Si tratta di una tecnica estesa definibile anche come preparazione creativa o, se preferite, preparazione istantanea. Mentre nella preparazione classicamente intesa, quella di Cage per intendersi, la manipolazione delle corde attraverso l’inserimento di oggetti è una cosa predefinita, nell’hyperpiano viene decisa sul momento ed è quindi variabile e soggetta all’umore dello strumentista.
Fra le influenze di Maroney vengono citati John Cage, Conlon Nancarrow e anche, in modo più sorprendente, i musicisti progressive del rock in opposition. Personalmente lo trovo allineato con jazzisti estemporanei come Lennie Tristano e con correnti musicali quali la third stream e la scuola minimalista americana.
Per questo suo quintetto ha coinvolto essenzialmente degli strumentisti jazz francesi (l’unico non francese dovrebbe essere il contrabbassista Scott Walton).
In realtà il secondo dei due CD, “Covid Variations”, è registrato da un quartetto con contrabbasso, ance (Robin Fincker), batteria (Samuel Silvant) e hyperpiano. Le registrazioni risalgono all’Aprile del 2021 ed erano state inizialmente pubblicate nel formato digitale. Fra i brani spicca una brillante rilettura di Stuffy Turkey (Telonious Mok).
Il suo inserimento in questa doppia confezione appare come un bonus al contenuto principale della realizzazione che presenta il quintetto, completato dalla voce di Emilie Lesbros, al massimo delle sue potenzialità.
Gli otto brani di “The Air-Conditioned Nightmare” sono stati registrati nel Giugno del 2023 e, a differenza dei dieci brani di “Covid Variations”, presentano quasi tutti una parte cantata.
I testi, splendidamente interpretati, sono in parte farina del sacco dello stesso Maroney e in parte ripresi da Henry Miller, Joseph Campbell, Jack Agueros, Eliot e Yeats.
La Lesbros, una specie di Laetitia Sadier dall’attitudine più sperimentale, attraverso le sue interpretazioni magistrali finisce con il catalizzare l’attenzione dell’ascoltatore. Un’autentica mattatrice in un disco che, comunque, offre più di un motivo per essere apprezzato.

Prossimamente: “Galaterna” di Maj Kavšek; “Air Cake And Other Summery Occupations” di Catharine Cary; “The Shadow Carvings And Other Short Poems” di Hazy Loper; “Growth” di Matteo Uggeri; “Playing The Folk” di Roberto Fega; “Nieuw Amsterdam New York” del Glass Farm Ensemble; "You Can Blackmail Me Later” di Christoph Gallio & Roger Turner; “Pita Parka Pt. 1: Xam Egdub” della Dun-Dun Band; “Emergence” di Joel Chadabe; “Emphatic Now” del Ewart – Asplund – Ricks Trio; “Temporal Driftness” di Floridis, Bauer & Hertenstein; “From The Roof Top” di Cobus du Toit; “Deeds Of A Rascal” dei Su Nichel; “Inherit A Memory” del Noonan Trio; “Plucked & Struck” dei Percussia; “Twelve Sad Songs And One Blues” di Herbert De Jonge; “Resonance Unbound” di Elisabet Curbelo ……


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Data Recensione: 19/9/2025

`Ottomani´  

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`Ice Door´  

`What’s New?´  

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`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

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`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

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`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

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`Our Sea Lies Within´  

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`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´