Ottima l`etichetta slovena L`Innomable che pian pianino si è ritagliata un suo posto nell`ambiente avant europeo grazie ad una serie di uscite interessanti in cui sono stati coinvolti artisti di primo pelo (su tutte la collaborazione Dorner/Capece e la simil orchestra di Mark Wastell). In ultimo, abbiamo tra le mani il duo Tim Blechmann & Klaus Filip, nel loro progetto denominato taus (scritto in piccolo): “The organ of corti” è una lunga traccia, tocca i cinquanta minuti, che vive però di diversi momenti, senza continuità , divisi da lunghe fasi di silenzio. Gli elettronics di Blechmann e Filip viaggiano insieme tracciando linee parallele che percorrono però territori opposti, rumoroso l`uno, melodico l`altro (certo minimalismo storico), soprattutto nella parte iniziale, in cui le sonorità dei due si sovrappongono ma rimanendo di fatto autonome; via via che ci si addentra nel disco le personalità di Blechmann e Filip vengono però ad incontrasi sul comune terreno dell`elettronica minimale, fino a confondersi in un silenzio non-definitivo da cui, come un elettrocardiogramma sonoro, lentamente ed inesorabilmente si torna a mandare segnali vitali.
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