`Between Love and Hate´

Autore disco:

Luca Mauri

Etichetta:

Creative Sources (P)

Link:

www.creativesourcesrec.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2008

Titoli:

1) a quiet storm 2) decline of a beautiful face 3) pulse/loop 4) choke 5) all that remains

Durata:

42:52

Con:

Luca Mauri

una bella prova

x Alfredo Rastelli

Si allunga la lista degli italiani che sono approdati alla corte di Ernesto Rodrigues e della sua Creative Sources, ormai indiscusso punto di riferimento della musica improvvisata europea. Stavolta è il turno di Luca Mauri che i lettori di Sands-zine conosceranno per essere la chitarra degli I/O nonchè membro dei Two Dead Bodies e Kokoro Mayikibo. “Between love and hate” appaga la voglia di sperimentazione di Luca Mauri, di liberarsi dai clichè e soprattutto di improntare, con la sua chitarra, un discorso differente da quello fin adesso portato avanti. Come in una storia d`amore che si sviluppa in bilico tra due estremi, amore ed odio, così il rapporto di un musicista con il suo strumento non è mai statico ma si evolve fino a raggiungere mete inesplorate, anche grazie ad opposti approcci. Dico questo perchè Mauri cambia radicalmente registro rispetto a le cose che gli abbiamo visto fare fin ad ora, mettendosi coraggiosamente in gioco. Le cinque tracce del disco sono, infatti, sperimentali suite di chitarra ed effetti, tra trovate soniche e ricerca melodica. Si parte con a quiet storm, avviluppata a sonorità melodiche e delicatamente trasversali, per continuare con decline of a beautiful face (il mio preferito), ridondante di arpeggi ad incastri ed umori malinconici che vanno via via a collassare, sul finire, nel noise; in pulse/loop entra in ballo il suono percussivo delle corde (nonchè anche di una batteria minimale), ma è tutto il pezzo a viaggiare su più strati sovrapposti di differenti stili ed effetti; le ultime due tappe del disco, sono choke, una suite rumorista con incedere catacombale che per strada si trasforma in muro del suono, ed, in ultimo, all that remains, ovverosia, tutto ciò che rimane, suoni parassitari e ancora un tocco di astratta melodia. Una gran bella prova ed una sfida vinta.


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Data Recensione: 25/7/2009

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