`Smoking In Heaven´

Autore disco:

Kitty, Daisy & Lewis

Etichetta:

Sunday Best Recording (GB)

Link:

www.sundaybest.net

Formato:

CD, 2xLP, 8x10-inch a 78 giri

Anno di Pubblicazione:

2011

Titoli:

1) Tomorrow 2) Will I Ever 3) Baby Don`t You Know 4) Don`t Make A Fool Out Of Me 5) I`m Going Back 6) Paan Man Boogie 7) Messing With My Life [8) Don't Come Knocking] 9) What Quid? 10) You`ll Soon Be Here 11) I`m So Sorry 12) You`ll Be Sorry 13) I`m Coming Home 14) Smoking In Heaven

Durata:

48:13

Con:

Kitty Durham, Daisy Durham, Lewis Durham, Graeme Durham, Ingrid Weiss, Eddie 'Tan Tan' Thornton, Rico Rodriguez

tutto in famiglia

x e. g. (no ©)

Sembrava tutto un gioco, seppur molto molto divertente, ma si sta trasformando in una cosa maledettamente seria... un fratello e due sorelle, adolescenti o poco più, figli d`arte, o meglio figli di genitori sfigati che sono sempre rimasti ai margini del business musicale, questi tre ragazzetti decidono di registrare un disco con rifacimenti di brani storicamente databili agli anni `50/`60 del secolo scorso e recuperati fra le macerie di quello che era stato il primo rock`n`roll, con le sue derivazioni country-rock e blues-rock, il tutto registrato con strumenti e tecniche d`epoca. Un`operazione spudoratamente vintage che però funzionò alla meraviglia. E` così che i tre ragazzi - non si mette in prescrizione un meccanismo che funziona - ritornano con un disco contenente tutti brani originali, chiaramente scritti nello stile dell`epoca, e addirittura con un tour che li ha portati anche in Italia. Al fine di tutto ciò il progetto prende la forma di autentico gruppo con la madre Ingrid Weiss, che a suo tempo aveva suonato per un breve periodo la batteria nelle Raincoats, al contrabbasso e il padre Graeme, un passato di oscuro chitarrista ed esperto in masterizzazioni, alla chitarra ritmica, mentre i tre ragazzi ruotano a tamburi, chitarre, banjo, tastiere, fisarmonica, armoniche a bocca e voci. In aggiunta, su alcuni brani del disco e all`occasione anche sul palco, due leggende della musica giamaicana, entrambe cresciute alla corte di Don Drummond, Rico Rodriguez e Eddie 'Tan Tan' Thornton. Rodriguez ha una longeva carriera come solista e come sessioman, ha suonato su A Message To You, Rudy degli Specials, in numerosi gruppi ska e reggae. Ancor più ricco, se possibile, l`albo d`oro del trombettista Eddie 'Tan Tan' Thornton che ha attraversato mezzo secolo di musica `inglese`, da Georgie Fame and the Blue Flames agli Aswad, con un prezioso cameo in Got To Get You Into My Life dei Beatles (su “Revolver”). L`asse, rispetto al primo disco, è spostato verso la musica nera, in particolare ska, rock-blues e rhythm and blues, con una lunga tirata ritmica finale, molto minimale nella struttura, che fa implicitamente pensare a Gimme Some Lovin` dello Spencer Davis Group. Il disco, come ho scritto, è stato registrato nello studio casalingo del padre, con strumenti e tecniche vintage. Ho letto alcune recensioni che criticano proprio la qualità casalinga delle registrazioni, e mi hanno fatto pensare alla prima scheda pubblicata nell`enciclopedia di Paolo Mereghetti a proposito del film “Le onde del destino”, criticato per la sgranatura delle immagini... si da il caso che tale sgranatura era una delle caratteristiche del gruppo Dogma di cui il regista Lans Von Trier faceva parte (nelle edizioni successive dell`enciclopedia tale scheda è stata furbescamente modificata). Sarebbe come criticare un`acqua perchè non è alcolica o un vino perchè lo è. Il disco, quindi, è pienamente riuscito ed è in grado di soddisfare pienamente il pubblico al quale è diretto: adolescenti vogliosi di fare quattro salti, appassionati di estetica degli anni Cinquanta e Sessanta, estimatori del lo-fi e delle esecuzioni grezze e approssimative di marca punk. I 13 brani sono stati pubblicati come singolo CD o doppio LP, mentre in una speciale edizione contenente 8 dieci pollici a 78 giri c`è il bonus Don't Come Knocking. Da avere, almeno se fate parte di una delle categorie sopraddette, prestate fede a me e orecchio al disco.


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Data Recensione: 24/11/2012

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