`Login´

Autore disco:

Fausto Balbo

Etichetta:

Afe Records (I) / Snowdonia (I)

Link:

www.aferecords.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2012

Titoli:

1) Login 2) Harvester Of Bits 3) Virus Scan 4) Hardmysticmeeting 5) Hi Mr.Kemp 6) My Chatroom... My Life... My Distress 7) Bird's Room 8) Clozier's Room 9) Walkin' With Klaus 10) Fake Reality - Logout 11) Will Future Man Develop A Third Ear?

Durata:

60:12

Con:

Fausto Balbo

ostico, ostile, ostia che disco

x Matteo Uggeri

Ho un preciso ricordo di Fausto Balbo: Baraonda, 2005, novembre, un freddo cane, 400 persone, all`Afe party. Dietro alle sue macchine siede quest`uomo `non più giovanissimo`, serio come pochi al mondo, mentre spippola su tasti e manopole di sintetizzatori a me sconosciuti. Ai piedi: due calzini colorati che viaggiano su pedali dalle funzioni misteriose.
La sto prendendo larga, me ne rendo conto. Ma è perchè è dannatamente difficile scrivere di un disco come questo, che parte da un intento programmatico decisamente severo: «"Login" is an imaginary journey through the web, where one can explore new realities - or different views of well known stuff - on a thin line between truth and fiction.» Per realizzare il disco l`autore si auto-impone la scelta di usare solo il Nord Modular G2, nella sua versione free software (« With some creativity you can experiment with unlimited combinations to obtain a huge variety of different sounds») e approda, attraverso di esso, in molteplici territori che vanno dall`ambient quasi Jarriana al noise passando per paesaggi perfino danzerecci e musica contemporanea. Ciò che resta costante è la materia sonora, quel synth vintage che Balbo padroneggia con maestria e trascina attraverso queste inafferrabili undici tracce. Vengono ovviamente in mente i corrieri cosmici, ed un Klaus Schulze che, se indovino, è colui con il quale il Nostro passeggia nella nona traccia. Un disco che riserva anche momenti di lirica bellezza (su tutte Virus Scan e Harvester Of Bits, in odore del compagno di scuderia Raffaele Serra) direi immancabile per i cultori di questo tipo di materia sonora ma decisamente ostico per tutti gli altri: vi sfido a reggere i 17 minuti della finale Will Future Man Develop a Third Year?. Se ce la fate siete coraggiosi come questo disco.
Bellissima l`idea della copertina con il nome inserito come il login di un sito internet.


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Data Recensione: 5/10/2013

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´  

`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´  

`Recoil´  

`Remember´  

`Kissós´  

`Thirtynine Fiftyfive´  

`Project Encore, Vol. 1´  

`Chance And Change´  

`Driven (Live At Roadburn 2022)´  

`Innesto´ // `Pragma´  

`Mycelium´ // `The Asocial Telepathic Ensemble´  

`Trónco´  

`Kinesis´ // `Kinesis, Vol. 2´  

`Live At Pariser Platz´  

`Praznina / Emptiness´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Sound In Time´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´