Cosa non può la suggestione!?!! Se non avessi letto che questo disco è stato registrato a Cristian, piccolo paese della Transilvania, all`interno di una chiesa fortificata e su un organo malmesso, probabilmente non lo avrei degnato di un ascolto.
Probabilmente lo stesso Stefan Fraunberger, musicista e strumentista sperimentale austriaco, si è lasciato suggestionare dall`ambiente e “Quellgeister #1” - primo di una serie di lavori dedicati all`organo - inizia davvero in modo inquietante e transilvanico, con ululati che sembrano provenire dall`interno di una cripta abitata da anime in pena (vi ricordate Frankenstein Junior: «lupo ulu-là castello ulu-lì»). Ma si tratta di una breve introduzione, `chè subito il vecchio strumento è sollecitato a esplodere in boati catastrofici, in bordoni dissonanti, in coralità solenni, in svisate stridenti... al pari di Bolleter, l`australiano dei pianoforti avariati, Fraunberger coniuga doti di musicista, di archeologo, di demone dantesco e di restauratore. Immaginate l`ambiente decrepito e pastorale in cui sono avvenute le registrazioni, sia quello interno sia quello esterno alla vecchia chiesa, e avrete già fatto dei buoni passi per mettervi in sintonia con una musica che trasuda un senso di spiritualità selvaggia, più vicina a un concetto di dio vendicativo e distruttore che a un senso di carità cristiana.
E pensare che stavo per accantonare questo disco .... mio zio Eterogenio me lo ha sempre detto di non fermarmi alla buccia.
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