`Air Skin Digger´ // `Sidereal Deconposition Activity´

Autore disco:

Barnacles // M.B. + Barnacles

Etichetta:

Alma de Nieto (I) // Artoffact Records (CDN)

Link:

adnrecords.com
artoffact.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2018

Titoli:

1) How A Slave, Who Had Perpetually Defamed Me And Desired To Have Me Killed, Was Himself Killed And Eaten In My Presence. 2) Of The Manner In Which The Savages Ate A Prisoner And Carried Me To The Feast. 3) How The Savages Ate The Second Roasted Christian, Called Hieronymus. 4) My Prayer To The Lord God When I Was In The Hands Of The Savages Who Threatened To Eat Me. 5) Esrum Hellerup 6) If, Then // 1) Infinity Cosmic Eruption 2) Sidereal Decomposition Activity 3) Astral Fall Dynamism 4) Unearthly Armagheddon Energy

Durata:

35:24 // 42:57

Con:

Simone Riva, Alberto Carozzi, Matteo Uggeri, Franz Krostopovic, Cristiano Lupo, Pierre Baudry, Balinese Theatre Screams and Gamelan // Maurizio Bianchi, Matteo Uggeri, Simone Riva, Cristiano Lupo, Gianmaria Aprile

secondo e terzo capitolo di un progetto scaturito dalla mente vulcanica di matteo uggeri

x mario biserni (no ©)

Superata la fase della nascita e dello studio dell`ormai noto mostraceo marino, Uggeri giunge al secondo atto del suo progetto arricchendo di fatto quello che era stato l`one single sound del primo CD. Le immagini della confezione, riprese da un vecchio libro sul cannibalismo, secondo le note stanno a rappresentare l`azione di Barnacles che «cannibalised the source sound, which were made by other musicians», ma finiscono con il rendere l`idea di una musica molto più ricca, ritmica e tribale rispetto a quella del disco precedente. Pur non pregiudicando mai quel gusto melodico, essenzialmente pop, che è caratteristico di Matteo Uggeri, la giungla dei ritmi finisce con il rappresentare l`elemento caratteristico e trainante del disco, cosiccome nel precedente lo era stato la ripetitività minimalista di matrice dark-ambient.
Nel CD in collaborazione con Maurizio Bianchi le atmosfere, pur conservando uno sfondo tribale, sono appesantite e si sposano con più decisione alla tradizione industrial (macchiata però da suggestioni orientaleggianti). “Sidereal Decomposition Activity”, a differenza dei suoi gemelli che appaiono ben compatti, è un disco ricco di contrasti, a testimonianza di una lavorazione a quattro mani. Sfondi percussivi degni di una cerimonia tribale si contrappongono a celestiali figurazioni d`impostazione cino-nipponica. Melodiose aperture classicheggianti fanno da contraltare a sequenze meccaniche che paiono derivare dai ritmi di una catena di montaggio o a brighe noise come dal sollevamento di schiavi in catene. E, di nuovo, l`ingegno minimalista è dietro la porta.
Direi, comunque sia, che i tre CD vanno goduti nel loro insieme.


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Data Recensione: 17/6/2020

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´