`Depth Sounding´ // `quando ero un bambino farò l`astronauta´

Autore disco:

Simone Di Benedetto // Davide Rinella

Etichetta:

Aut Records (D) // Setola Di Maiale (I)

Link:

www.autrecords.com
www.simonedibenedetto.com
www.setoladimaiale.net
www.daviderinella.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2019

Titoli:

1) Unconscious 2) Deep Elevation 3) Ghost Of Air 4) First Meeting 5) Perseveration 6) Ghost Of Water 7 - 10) 4 Reflexionen [I. Allegro Moderato; II. Andante; III. Scherzando; IV. Maestoso] 11) A Dream 12) Ghost Of Fire 13) Introspection 14) Meditation 15) Ghost Of Stone 16) Root // 1) astronauta 2) ` 3) l 4) farò 5) bambino 6) un 7) ero 8) quando

Durata:

36:57 // 53:27

Con:

Simone Di Benedetto // Davide Rinella

di solo in meglio

x mario biserni (no ©)

Trent`anni circa, diplomato in contrabbasso e a sua volta docente, Simone Di Benedetto è impegnato sia in orchestre ed ensemble di tipi classico sia nell`ambito del jazz e dell`improvvisazione. Una preparazione eccezionale e un occhio rivolto ai grandi maestri dello strumento si manifestano in egual misura dalle pieghe di questo disco per solo contrabbasso. La grande padronanza delle varie tecniche esecutive e l`attenzione riservata sia alla strutturazione sia alla qualità dei suoni contribuiscono alla definizione di brani dal forte potere evocativo. Consiglierei di iniziare l`ascolto programmando i titoli dedicati ai quattro elementi (una piccola suite, seppure inserita in maniera non sequenziale). In seconda battuta mi sposterei alla metà del CD, nelle 4 Reflexionen scritte dal contrabbassista ceko Miloslav Gajdoš, per prendere conoscenza del Di Benedetto concertista di formazione classica. Infine ascolterei il CD nel suo insieme, così come ce lo presenta l`autore, in una sequenzialità che ha comunque una sua logica e una sua ragione d`essere. “Depth Sounding” è un disco da ascoltare in profondità , tanto per utilizzare un concetto caro a Pauline Oliveros, che ci fa conoscere un musicista (due, se consideriamo il ceko Gajdoš) di altissima levatura.
Altresì degno di un ascolto profondo è “quando ero un bambino farò l`astronauta” di Davide Rinella, un altro extraterrestre inviato dagli dei nel pianeta terra per suonare jazz e, più in generale, musica improvvisata. Gli strumenti utilizzati sono, nel suo caso, ogni tipo di armonica a bocca. Non sto a farvi il pistolotto sull`importanza di tale strumento nella storia delle musiche popolari (mi limito a citarne l`utilizzo da parte degli one-man-band del folk e del blues oltrechè nelle colonne sonore di Morricone per i film western). In questo CD Rinella, che ha una storia di collaborazioni con alcuni dei più importanti improvvisatori italiani ed esteri, si concentra comunque sull`armonica cromatica con e senza preparazione. Rispetto a queste notizie, collaborazioni e preparazioni, non sto a farvi elenchi e altro ma vi invito a visitare il sito del musicista (ricco di notizie e altro, come pure lo è quello di Di Benedetto). Passo invece a una pur breve descrizione del disco, un lavoro singolare e unico nel suo genere. In questo caso ha il sopravvento, rispetto alla strutturazione dei singoli brani, l`urgenza espressiva e la messa in evidenza delle varie tecniche utilizzate. Non ha caso i titoli dei brani sono le parole che compongono il titolo del disco ripercorse a ritroso e il tutto scorre come un`unica lunga improvvisazione (o come un`inesauribile serie di sorprese). Un flusso continuo che sembra partire dal presente per esaurirsi negli anfratti della memoria. Si tratta chiaramente di un disco più viscerale e primitivo dell`altro, lo stesso strumento utilizzato lo è, ma altrettanto coinvolgente e convincente.
Due dischi, pur diversi come concezione, come finalità e nel tipo di strumento utilizzato, che riescono nell`obiettivo (questo analogo) di far giungere alle nostre orecchie la voce di questi due eccelsi talenti musicali. Lasciatevi tentare dacché, ve lo assicuro, la piena soddisfazione è assicurata.


click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 27/8/2020

`Trónco´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´