`Duos & Trios´

Autore disco:

Armaroli, Schiaffini & Sjöström

Etichetta:

Leo Records (GB)

Link:

www.leorecords.com/
www.giancarloschiaffini.com/
www.sergioarmaroli.com/
www.harrisjostrom.com/

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2020

Titoli:

1) Trio One 2) Duet One 3) Duet Two 4) Duet Three 5) Duei Four 6) Duet Five 7) Duet Six 8) Duet Seven 9) Duet Eight 10) Duet Nine 11) Trio Three 12) Trio Two

Durata:

70:10

Con:

Sergio Armaroli, Giancarlo Schiaffini, Harri Sjöström

sulle orme di Rufus

x mario biserni (no ©)

Da tempo Harri Sjöström, finlandese residente a Berlino, è ospite fisso di questi spazi recensòri. A nostra e sua discolpa vi è la contingenza che lo vede fra i musicisti più attivi in ambito europeo. Nell`occasione lo becchiamo a collaborare con due dei musicisti più toghi del jazz italiano. Armaroli e Schiaffini sono a tutti gli effetti due maestri nell`ambito della musica improvvisata, e non solo, con all`attivo importanti discografie e altro. Schiaffini, in particolare, ha fatto parte del Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza e, oltre alla sua attività come trombonista, si diletta anche in arti culinarie. Armaroli, vibrafonista (e percussionista) eccelso, è impegnato anche negli ambiti della pittura e della didattica. Invito il lettore a vistare il sito internet di entrambi. Di Sjöström, come già detto, ci siamo occupati in tempi recenti a più riprese, e nel suo caso l`invito è a recuperare le varie recensioni che lo riguardano. Vengo all`oggi, e a un disco che vede impegnati sia i tre musicisti (nei trii) sia i soli Sjöström e Armaroli (nei nove duetti). Il suono cristallino e fluido del vibrafono crea di regola un contrasto netto con i fiati, soprattutto nei tre brani in cui è presente il trombone, ma non mancano le eccezioni, e Armaroli riesce a trascinare i suoni in sospensione come avviene in Duet Seven (un brano dalle curiose atmosfere arabeggianti). Cosiccome riesce a dare al vibrafono caratteristiche più prossime a un classico strumento a percussione (Duet Eight). Con tutto ciò non intendo affermare una presunta superiorità del vibrafonista, in quanto sax soprano e trombone interpretano alla meraviglia i loro ruoli, anche avvalendosi di un range espressivo molto più ampio rispetto a quello del vibrafono. E` un gioco a rincorrersi, quello messo in scena dai tre, senza che l'uno acchiappi mai l'altro, dacchè si trova sempre una via di fuga. In conclusione direi che ci troviamo di fronte a tre strumentisti di razza, e di provata esperienza, che non potevano fallire. E non falliscono.


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Data Recensione: 2/7/2021

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

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`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´  

`White Eyes´  

`Rainforest IV´  

`In Otherness Oneself´ // `Soothe My Soul, Feed My Thought´  

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`Territory´ // `l’A Neuve´ // `Zeitweise Leichter Schneefall´  

`Hotel Colon´  

`Historic Music Past Tense Future´  

`Tourmaline´  

`Tropico Romagnolo´ // `Another Advanced Useless Machine´  

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`1 – bis 4 - stimming´  

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`Sessione Pre Angiou´  

`Turm´  

`Rade´  

`Live Capitol Brig´  

`Qonicho Ah!´  

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`Apophany´  

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`Paint Your Lips While Singing Your Favourite Pop Song´  

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`Katacombe Vol. 3´  

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`Eight Pieces For The Buchla 100 Series´  

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`Cabrioles cérébrale et accidents psychotiques´  

`2013 – 2021 dal diario di Luigi La Rocca, Cittadino´  

`A Secret Code´ // `Echolocation´