`Strell´

Autore disco:

WHO Trio

Etichetta:

Clean Feed Records (P)

Link:

cleanfeed-records.com/

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2020

Titoli:

1) The Mooche 2) Fleurette Africaine 3) In A Sentimental Mood 4) Black And Tan Fantasy 5) Take The A Train 6) In A Mellow Tone 7) Passion Flower 8) Angelica 9) A Flower Is A Lovesome Thing

Durata:

47:29

Con:

Michel Wintsch, Gerry Hemingway, Bänz Oester

tanto di cappello

x mario biserni (no ©)

«The Music of Billy Strayhorn & Duke Ellington» è il sottotitolo di questo disco consegnato alla storia dal trio svizzero-americano WHO (Wintsch, Hemingway e Oester). Diciamo subito che affrontando il repertorio di Ellington (in egual misura succederebbe con quello di Monk) è facile cadere all`asciutto ma è altrettanto facile cadere nel bagnato. Da una parte si tratta di un repertorio così straordinario che chi lo affronta si trova a lavorare con materia prima che equivale all`oro, ed il manufatto che ne esce dovrebbe risultare di valore a prescindere dalla lavorazione alla quale viene sottoposto. E` però altrettanto vero, dal momento che la musica di Ellington è talmente sfruttata ed è stata tante di quelle volte ripresa da musicisti di grande valore, che può essere altrettanto facile fare la cosiddetta misera figura di merda.
Voglio subito sgombrare il campo da possibili malintesi dicendo che i tre superano l`ostacolo abilmente e amabilmente. Innanzi tutto evitano la facile scelta di riproporre per l`ennesima volta quei pezzi del repertorio ellingtoniano più noti al grande pubblico, quindi niente Solitude, Caravan, Sophisticated Lady, Mood Indigo e Prelude To A Kiss, ma siccome avendo a che fare con il Duca è difficile pescare materiali totalmente oscuri, alla fine la ripresa di qualche titolo molto sfruttato come The Mooche, In A Sentimental Mood, Black And Tan Fantasy o Take The A Train è stata inevitabile, ma i tre dribblano il rischio di cadere nell`ovvio con riproposizioni e arrangiamenti sufficientemente particolari e inediti. Il brano d`apertura è un esempio magistrale, con Hemingway che ripropone con la voce quelle distorsioni e quei vibrati che il Duca affidava agli ottoni (in A Flower Is A Lovesome Thing il batterista dimostra poi di cavarsela più che bene anche quando c`è da cantare un testo). D`altronde le versioni originali di questi brani sono quasi sempre orchestrali, e i tre le adattano a una strumentazione acustica limitata a batteria, contrabbasso e pianoforte (più qualche linea d`armonica in Take The A Train e, come s`è scritto, l`uso della voce in varie occasioni) evitando l`utilizzo di quell`elettronica alla quale tutto è permesso.
L`arte di arrangiarsi con ciò che si ha tipica del grande artigianato.
L`arte di arrangiarsi con ciò che si ha, pensateci bene, è proprio una di quelle cose che differenzia i jazzisti, e gli improvvisatori in generale, dai concertisti della musica classica. Ed Ellington, non so se è già stato scritto e se così fosse scusate la mia banalità nel ripeterlo come un pappagallo, è stato davvero un artigiano di lusso, in grado di piegare gli strumenti (e che utilizzava l`orchestra come fosse uno strumento l`ho sicuramente letto da qualche parte) al conseguimento dei risultati che voleva raggiungere.
In una selezione di nove brani il repertorio di Ellington viene qui attraversato dagli inizi, nei tardi anni Venti (Black And Tan Fantasy e The Mooche), alle collaborazioni con la coppia Mingus - Roach e con Coltrane dei primi anni Sessanta (Fleurette Africaine e Angelica), quindi non c`è dubbio sul fatto che”Strell” rappresenti un omaggio alla musica del grande compositore / orchestratore. Ma l`omaggio ancor più evidente è nell`aver afferrato e interpretato lo spirito di Ellington, lo spirito del grande artigiano, e nel perpetuare quella rivoluzione che il Duca aveva contribuito a iniziare, e tutto questo è ben avvertibile anche nei dischi precedenti registrati da questi tre musicisti (sia come WHO Trio sia sotto altre forme).
Scuate se nella recensione mi sono concentrato su Ellington e mi sono dimenticato di citare Billy Strayhorn che del Duca fu stretto e influente collaboratore ... a differenza del sottoscritto i tre WHO non hanno affatto dimenticato nè sottovalutato il suo apporto, e al proposito mi basta far presente che il disco è intitolato "Strell", cioè Strayhorn ellington.


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Data Recensione: 2/2/2022

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