Questa giovanissima autrice americana sembra destinata a un luminoso futuro. Lo fa pensare, oltre alla qualità delle sue proposte, uno spirito d’iniziativa al di sopra della media.
Basta entrare nel suo sito per scoprire una bottega d’arte di delizievole artigianeria. Cambiate poi quadro e passate a You Tube dove sui piccoli oggetti posizionati nel desco la casualità e gli interventi dell’artista si spartiscono in equa misura la responsabilità nell’organizzazione dei suoni. Cambiate di nuovo quadro collocandovi su Bandcamp dove è possibile ascoltare per intero i sette brani della cassetta, brani le cui sequenze sonore sono state associate ad altrettanti spettri di colore con una sensibilità tipicamente femminile. In Erin Demastes la propensione all’intonazione dei rumori, prettamente futurista, si sposa con un’attitudine artigianale alla Harry Partch e con un ingegneria proto-meccanica che fa pensare a Pierre Bastien. Composto, registrato, mixato e masterizzato da lei stessa nel suo studio domestico. Se questo non è DIY.
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