`Recoil´

Autore disco:

Henkel, Carlson & Hall

Etichetta:

Aut Records (D)

Link:

www.autrecords.com

Formato:

DL

Anno di Pubblicazione:

2023

Titoli:

1) Screen Eyes 2) Serrate 3) Star Sixty-Nine 4) Coil 5) Velvet Potpourri

Durata:

33:17

Con:

Brad Henkel, Dustin Carlson, Samuel Hall

meriterebbe qualcosa di più rispetto alla diffusione in digitale

x mario biserni (no ©)

Non so se il lettore trova utile dare una collocazione geografica ai musicisti dei quali ci accingiamo a parlare. Nel dubbio continuo a farlo, a costo di apparire pedante, e questo trio appare all’uopo piuttosto accattivante: il trombettista Brad Henkel è tedesco, il chitarrista Dustin Carlson è statunitense e il batterista Samuel Hall è australiano. Tre baldi rappresentanti di un mondo in disfacimento per una musica che, a dire il vero, una tale espressione di decadenza non la lascia affatto trasparire.
Il primo, nella peggiore delle ipotesi, è un davisiano di ferro. Carlson fa suonare spesso la chitarra come fosse un sax o una tastiera. Hall, infine, tira la volata con un drumming talmente liquido da saturare ogni orifizio.
Il trio trova la sua più magica espressione in Coil quando, sopra un a solo perenne del batterista, Henkel e Carlson creano una giungla di suoni indefinita. Tutto ciò prima della liquida pace vellutata del capitolo finale.
L’unico dubbio riguarda la diffusione di “Recoil” affidata all’unica opzione del digitale.

Prossimamente: “Remember” di Jeremy Beck; “The Hills Shout” di Jacques Demierre; “Woven Territories” di Bryan Day & Dereck Higgins; “Pandemia” di Collin J Rae / Red Gnein Sextet; “Active Observation” dei Genera; “Flashpoint” di Linda Dusman; “Materical” dei Materical; “Ordo” di Philip Blackburn; “Maison Moderne” di Steven Kamperman; “Pale Blue” di Glen Whitegead; “Late Night Banter” di Aaron Jay Myers; “Bringing It Back / Round And Round And Round” di John Krausbauer & David Maranha; “Fragments de Temps” dei Kairos; “Isocèle” di Manuel Mota; “Freshta” di Mark Lotz; “Before The Fall” di Dan Peter Sundland’s Home Stretch; “Fold / Unfold / Refold” di Piergiorgio Pirro; “Genius Loci” di Davide Barbarino & François Wong; “Nowhere Dense” di Max Arsava; “The Night Shall Break” di Hanna Hurwitz, Colin Stokes & Daniel Pesca; “Words” di Matteo Paggi …


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Data Recensione: 27/9/2024

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´  

`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´  

`Recoil´  

`Remember´  

`Kissós´  

`Thirtynine Fiftyfive´  

`Project Encore, Vol. 1´  

`Chance And Change´  

`Driven (Live At Roadburn 2022)´  

`Innesto´ // `Pragma´  

`Mycelium´ // `The Asocial Telepathic Ensemble´  

`Trónco´  

`Kinesis´ // `Kinesis, Vol. 2´  

`Live At Pariser Platz´  

`Praznina / Emptiness´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Sound In Time´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´