`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´

Autore disco:

Roxane Métayer

Etichetta:

Marionette (GB) // Matière Mémoire (B)

Link:

marionettelabel.com
www.matiere-memoire.com

Formato:

LP // LP, MC

Anno di Pubblicazione:

2023 // 2024

Titoli:

1) Limace pâlissante 2) Oeil noir, crin jaune 3) Galets galactiques 4) Miroir mouvant 5) Ramure de vieil arbre 6) Esprit escargot / 1) D’humeur droïne 2) Trois signes dans le sable 3) Ode au feu 4) Baume paralume 5) Nuage sans âge // 1) Passerelles fossiles / 1) Présage d’après-midi

Durata:

33:00 // 32:57

Con:

Roxane Métayer

musica globale

x mario biserni (no ©)

“Éclipse Des Ocelles”, Morc Records - 1921, esordio su LP di Roxane Métayer a seguire una cassetta distribuita nel parco numero di sole 80 copie, è senza ombra di dubbio uno dei dischi più interessanti usciti in questo primo scorcio di secolo. A conferma di ciò il fatto che numerose piccole etichette, al di qua e al di la dell’Atlantico, hanno cercato di assicurarsi i favori dell’artista francese (residente però a Bruxelles). Ne è venuta fuori una produzione alquanto copiosa che, a conferma di una musicista di livello superiore, si mantiene sempre su standard eccelsi.
La Métayer è, di base, una violinista, e il violino è uno degli strumenti principe della tradizione classica (naturalmente accanto al pianoforte). Nell’occasione però, difformemente da altre volte, lo strumento non viene utilizzato per proporre una sorta di neo-classicismo. Brandelli di tradizione classica, che si spingono indietro nel tempo, ce ne sono veroiddio, ma si confondono in mille altri richiami che vanno dal jazz, alla musica concreta, alla musica elettroacustica e alle varie tradizioni folk e popolari, con un occhio particolare rivolto alla sperimentazione sonora. E poi, pur estremamente rappresentativo, il violino non è il solo strumento utilizzato, ad esso vengono affiancate piccole percussioni, fiati e altri piccoli strumenti, oggetti, suoni materici, voce e accorgimenti elettronici. Il tutto risolutamente adattato all’attitudine vigente del diy. I suoni vengono assemblati con quella sensibilità e quella grazia tipicamente femminili, e vanno a costituire arguti affreschi nei quali i particolari si perdono nel tempo e nello spazio.
La delicatezza e la raffinatezza delle copertine rappresenta una premonizione al piacere derivante dall’ascolto.
Nella seconda metà del secolo scorso si vociferò di una musica totale e pare essere giunto il momento di rispolverare quel concetto che però, limitato com’era alla commistione dei generi in auge all’epoca, pare oggi essere inadeguato. Aggiornerei così quella definizione a quella, più precisa, di musica globale.
I dischi sono entrambi fenomenali e le differenze fra di essi non sono poi così marcate come potrebbe sembrare dando una prima occhiata, il primo è diviso in ben 11 brani mentre nel secondo ci sono soltanto due lunghe composizioni, Passerelles fossiles e Présage d’après-midi sono infatti due suite costituite dall’assemblaggio di più frammenti dalla varia natura. I due dischi sono quindi da acquistare in blocco, un po’ come tutta la produzione della Métayer, e se vogliamo dare una precedenza questa va sicuramente al disco d’esordio, ma solo in virtù della sua primogenitura.
Due parole sulle etichette: conoscevo già Matière Mémorie per la sua produzione ancora povera ma sempre di alta qualità, in particolare per la raccolta di 20 dodici pollici incisi su un solo lato “MMXX”. Mi era nuova invece la britannica Marionette, e siete vivamente invitati a visitare il suo già copioso catalogo (ma attenzione, perché rischiate di restarci impigliati).

Prossimi top: “Sonatas & Interludes” // “Concord” // “The Time Curve Preludes” di Agnese Toniutti // Phillip Bush // William Duckworth; “Chirurgia Sperimentale” di Luca Collivasone; “Incanto” // “Tracce” del Roberto Dani Forme Sonore Ensemble; “Chamber Music” di Steve Peters; “For A Reason” di Roger Reynolds; “Qui” di Lalli e Stefano Risso; “Jalitah” di Iosonouncane & Paolo Angeli; “Drums & Octobass” // “Always I Gnaw” di Keiji Haino & Guro Moe // Sult; “Rifugi” // “Ellittica” di Filippo Sala // Carlo Maria Martoni ...


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Data Recensione: 21/10/2024

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