`Woven Territories´

Autore disco:

Bryan Day & Dereck Higgins

Etichetta:

Public Eyesore (USA)

Link:

www.publiceyesore.com
www.sands-zine.com/archiviorec.php?IDrec=2326

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2023

Titoli:

1) Hovering Debris 2) Neon Cactus Beacons 3) Serpentine Tracing 4) Locomotive Distotion

Durata:

38:17

Con:

Bryan Day, Dereck Higgins

niente di nuovo ma ben fatto

x mario biserni (no ©)

Ci siamo già occupati di Brian Day, e dei suoi strumenti autocostruiti, recensendo un disco degli Euphotic (cerca la recensione al link riportato sopra). Lo ritroviamo ora in questa collaborazione a quattro mani con Dereck Higgins, di norma un bassista che vanta numerose collaborazioni in ambiti variopinti quali sono rock, reggae, punk, jazz e musica elettronica. Nell’occasione Higgins si occupa di registrazioni materiche, oltre ad affiancare Day nel settore delle manipolazioni elettroniche, dimostrando equilibrio e competenza. E, in questo tipo di esplorazioni sonore, la competenza in grado di garantire la qualità dei suoni, accanto all’equilibrio nell’assemblare le varie fonti sonore, è probabilmente il fattore più importante.
“Woven Territories”, in definitiva, è un disco in grado di soddisfare gli appassionati del genere proposto. Se invece non riuscite a dormire senza farvi cullare dal suono / rumore generato da una chitarra elettrica o senza contare le pecorelle accompagnati da un ambient elettronico del tipo più rilassante, in tali casi passate oltre.

Prossimamente: “Pandemia” di Collin J Rae / Red Gnein Sextet; “Active Observation” dei Genera; “Flashpoint” di Linda Dusman; “Materical” dei Materical; “Ordo” di Philip Blackburn; “Maison Moderne” di Steven Kamperman; “Pale Blue” di Glen Whitegead; “Late Night Banter” di Aaron Jay Myers; “Bringing It Back / Round And Round And Round” di John Krausbauer & David Maranha; “Fragments de Temps” dei Kairos; “Isocèle” di Manuel Mota; “Freshta” di Mark Lotz; “Before The Fall” di Dan Peter Sundland’s Home Stretch; “Fold / Unfold / Refold” di Piergiorgio Pirro; “Genius Loci” di Davide Barbarino & François Wong; “Nowhere Dense” di Max Arsava; “The Night Shall Break” di Hanna Hurwitz, Colin Stokes & Daniel Pesca; “Words” di Matteo Paggi …


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Data Recensione: 14/10/2024

`Qui´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´