Non è un mistero, soprattutto per chi segue queste pagine, che spesse volte le così dette net labels (vd. anche gli articoli su ctrl+alt+canc et similia) propongono materiali di qualità eccezionale al pari o quasi di uscite discografiche su supporti materiali.
Così, anche questi portoghesi di Tube Test possono deliziarci con opere validissime quali questo EP di Justin Hardison, in arte My Fun, ispirato ai temi della nostalgia e di un calviniano elogio della lentezza.
Nulla di nuovo nè nei temi nè nei suoni, che propongono una delicatissima musica tra l`ambient, il glitch e la ricerca sonora dalle parti dello Stefan Mathieu di “Sad Mac”. Forse non altrettanto sublimi come quelli di quest`ultimo, ma certamente molto ben fatti sono i quattro brani che si dipanano nei 24 minuti del disco tra uccellini che cantano, campanelle, field recordings vari e ronzii, il tutto sempre di una delicatezza rara e dolce, forse vicina alle ultime fatiche del nostrano Fhievel, con il quale My Fun condivide anche la tendenza a volte a virare leggermente verso atmosfere più tese e meno soft. Ne è un esempio il finale della conclusiva Slowness, che con i suoi otto minuti rappresenta il momento più aspro e - a mio avviso - forse meno riuscito momento dell`album.
Le prime tre tracce, invece, sono capolavori di morbida naivité, dei quali consiglierei senza dubbio l`acquisto... invece basta scaricarli dalla rete.
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