`Short Walk with Olaf´

Autore disco:

Kaboom Karavan

Etichetta:

Umor Rex (MEX)

Link:

www.umor-rex.com
www.myspace.com/kaboomkaravan

Formato:

mp3

Anno di Pubblicazione:

2007

Titoli:

1) Romans 2) Karavanserai 3) Toambertree 4) Short walk with Olaf 5) No more Karavan 6) Roadmap 7) Laws, Fools & Anagrams 8) Resolut

Durata:

44:13

Con:

Bram Bosteels and the sometimes many others

Un ennesiomo capolavoro nascosto

x Matteo Uggeri

MySpace certo è una porcheria e sotto molti aspetti è oltremodo avvilente.
Conoscere persone decenti tramite esso non è certo facile e, inutile dirlo, molti degli artisti che ci caricano la propria musica non sono Miles Davis.
A volte, però, capita che si facciano buoni incontri umani e musicali, che altrimenti sfuggirebbero completamente all`attenzione ed alla conoscenza.
E` quanto accadutomi con questi Kaboon Karavan, che hanno bussato alla mia porta, spesso ignorata, di MySpace. Incantato dal sample di un brano, la deliziosa Karavanserai, mi sono incuriosito e domandato da quale etichetta fossero licenziati: sorpresa, la label ha un sito davvero ben fatto, è messicana e pubblica solo mp3.
A breve leggerete su queste pagine altre recensioni di dischi di tale Umor Rex (`Rex is for recordings`, recita il sottotitolo), mentre qui ci concentreremo su “Short Walk with Olaf”, a quanto ne so opera prima di questo ensemle belga che, capitanato da tal Bram Boostels, suona chitarre, percussioni e inidentificati altri oggetti. Con essi costruisce brani complessi e dalla durata variabile, a costruire un disco che attraversa momenti di rilassata progressione tra l`ordine ed il disordine (quasi a ricordare i gradiosi Tortoise) e - in verità rare - esplosioni ritmiche, come nella incredibile Toambertree, la cui coda pare un incrocio tra il violento d&b dei PCM ed una struggente melodia folk. In verità , di folk e di radici acustiche la musica ne presenta parecchie, ad esempio nella claudicante titletrack, dove ad una melodia costante e vagamente tesa (potrebbe essere degli Smog) si sovrappongono sovraincisioni d`altre chitarre trattate, elettriche, microsuoni, e qualcosa che non posso che definire come `altro`. Le dissonanze rendono la musica più particolare, ma non superano mai la soglia che renderebbe il tutto di difficile ascolto, dove invece il disco appunto scorre piuttosto leggero e godibile.
“Short Walk with Olaf” è davvero straordinario, impensabile vederlo pubblicato `solo` come mp3 e destinato forse solo ad un pubblico ristretto, quando lo si vedrebbe bene ad esempio su Constellation.
Come non bastasse, pure packaging e grafica sono fuori dall`ordinario, tanto che nello zip per scaricare il disco sono contenute le complesse istruzioni per stampare (su A3, ditemi voi chi ha la possibilità di farlo!) e assemblare una sorta di digifile per conservare l`eventuale CD.
Insomma, non è una cosa che faccio di frequente, ma vi dico: correte a scaricare questo disco.


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Data Recensione: 22/8/2007

`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

`River Of January´  

`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´