`Gestuelle du blue Tempo´ // `Journey Through The Shadow Of The Sun´

Autore disco:

Madame P // The Afeman vs. Madame P

Etichetta:

Ipazia Registrazioni (I) // Afe (I)

Link:

www.aferecords.com

Email:

Formato:

CD-R // 3-inch CD-R

Anno di Pubblicazione:

2007

Titoli:

1) Odelay 2) Stone's Mountain 3) Ombra di sole 4) Fuori Tempo 5) Blue // 1) Journey Through The Shadow Of The Sun

Durata:

16:40 // 23:23

Con:

Patrizia Oliva // Andrea Marutti, Patrizia Oliva

assolutamente da comprare insieme al “Camusi”, in coppia con Stefano Giust, già recensito da Carcasi

x e. g. (no ©)

Avevo sentito parlare di queste registrazioni prodotte da Fausto Balbo, effettuate in un 'vero' studio di registrazione e, quindi, più professionali del solito. Avevo anche sentito dire che dovevano essere pubblicate da una qualche etichetta discografica ma, evidentemente, non sono piaciute poi tanto ai gestori di quel marchio se, infine, vengono diffuse nella maniera ormai consona a Madame P, ovverosia come autoproduzione (e il termine potrebbe essere ormai considerato quasi come un suo sinonimo: «autoproduzione s.f. (di cose) autofabbricazione, autocreazione, autoconfezione; (riferito a persone) Madame P»).
Devo anche dire che quel 'professionali' mi aveva leggermente allarmato, dal momento che lo associo al concetto di 'professionista' ed a tutta la merda che ci sta dietro. Ma, finalmente, ecco qua che il mistero si svela. Pippe di Budda! Avete presente quei funamboli che camminano in equilibrio mentre voi pensate Ora cade!, tanto che accorrete sotto con la rete, ma quello continua imperterrito a camminare su quel cazzo di corda, e arriva alla meta senza fare una piega. Ecco, è allo stesso modo che Madame P resta miracolosamente in equilibrio in un filo che non è forma canzone di tipo canonico ma neppure sperimentazione vocale tout court, e non è materia troppo astrusa ma neppure consuetudine pop(olare), e dove gli intrecci della voce si immergono in ninnananne, filastrocche, gospel, jazz, psichedelia ed altro con un appropriato utilizzo degli effetti che, fortunatamente, se ne stanno discreti alla finestra. Madame P, probabilmente anche grazie a Fausto Balbo, è riuscita nell`impresa che mi auguravo da tempo: valorizzare al massimo la propria voce. Ed è andata anche oltre quel suo sistema di buttare giù le idee senza lavorarci troppo sopra per passare immediatamente a nuove stimolazioni, il che può anche andare bene, ma la giusta dose di rifinitura che traspare da queste registrazioni è comunque quel piccolo particolare in grado di trasformare un disco interessante in qualcosa di più definitivo. E soffia il vento a raffiche violente, bestia come soffia, e quel filo oscilla come un ponte incaico, e ti aspetti il tonfo... ma il tonfo non c'è e Madame P esce fuori da questo groviglio di voci come una Minerva che sorge dal mare sopra la sua conchiglia. Magari non sono attendibile, perchè questo è il disco cha aspetto fin dalla prima volta che ho avuto il piacere di ascoltare Madame P, ma voglio comunque dire che "Gestuelle du blue Tempo" è uno dei migliori lavori usciti in Italia nella prima metà del 2007. Vi sento già mormorare Ma 16 minuti sono un po' pochi!, e posso darvi la stessa risposta che mi diede Jason Kahn a Bologna, quando osservai che aveva fatto un concerto troppo breve, Qual'è secondo te la giusta durata di un concerto? Le scarne note dicono che "Gestuelle du blue Tempo" è stato registrato tra le montagne e, visti i risultati, propongo di offrire alla lady un periodo di residenza nell'Himalaya per collaborare con lo Yeti.
E proprio `intorno` ad una canzone di “Gestuelle du blue Tempo” il prode Afeman costruisce un remix che, cosa affatto curiosa, dura da solo più di tutto il disco firmato dalla `tigrotta` di Vigevano. Il musicista milanese ci riporta indietro, agli anni dei `grandi` remix, mutando la sensualità della pista originale in solenne misticismo. Nella realtà , seppure la sua sontuosità possa far pensare ad un grande viaggio spaziale, quello dell`Afeman è un viaggio `cosmico` rivolto più verso l`interiorità che verso l`esteriorità , e che nasce e si sviluppa come autentico atto d`amore vs gli elementi base forniti da Madame P. Funzionerebbe benissimo come mantra da recitare pellegrinando intorno al monte Kailas, magari insieme alla Lady che nell'occasione potrebbe prendersi un piccolo stacco dal lavoro con l`abominevole uomo delle nevi.
Un unico appunto: perchè non racchiudere i due lavori in un unico CD?


click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 13/10/2007

`Trónco´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´