`Ex-perimento #5´

Autore disco:

Pangolinorchestrà

Etichetta:

CSC / Idee Nere / Stella*Nera (I)

Link:

www.centrostabile.it
www.anarca-bolo.ch

Email:

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2007

Titoli:

1) Banca Donnini 2) Most Fires Start Small 3) kqzy 4) Come tuo figlio 5) Per Domenico Morelli 6) Vestitevi 7) Bala balotta 8) Svedese disteso 9) Addosso 10) Spic & Spanish

Durata:

47:06

Con:

Gi Gasparin, Giuliano "Tomaj" Tremea, Enrico Antonello, Jacopo Andreini, Adalberto Bresolin, Andrea Caprara, Roberto Fega, Giorgio Manzato, Lucio Bonaldo, Stefano Porro

in diretta dal bestiario delle assurdità

x e. g. (no ©)

«Il Demiurgo si innamorò di materiali sperimentati, perfezionati e complessi; noi daremo la preferenza alla paccottiglia. E questo semplicemente perchè ci affascina, ci incanta il basso costo, la mediocrità , la volgarità del materiale.» (da “Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz)

Il pangolino è un mammifero ma sembra tutt`altro: un misto fra carciofo, ananas, formichiere, armadillo e bradipo se può bastare. Roba da bestiario delle assurdità . Allo stesso modo la Pangolinorchestrà è un ibrido fra banda paesana, ICP-tet, Liberation Music Orchestra, AlbertAylerBand, JimiHendrixExperience, N.E.E.M., screaminjayhawkinserie, jannaccerie e benninkerie assortite. “Ex-perimento #5” - registrato presso il “Centro Stabile di Cultura” di San Vito di Leguzzano e prodotto dallo stesso Centro in cooperazione con Idee Nere e Stella*Nera - dà una buona immagine di una band il cui forte dovrebbe essere l`azione diretta da sopra il palco. In coscienza di ciò non vi sono tentativi di dare una strutturazione troppo rigida alla materia, la registrazione è stata probabilmente fatta in presa diretta, e lo scorrimento è fluido e libero. Per Banca Donnini e Most Fires Start Small vengono ringraziati rispettivamente Francesco Donnini e Mat Pogo, ma in fede non saprei dire qual è stato l`apporto dei due alla composizione di detti brani. Tutto il resto è comunque frutto delle `penne` di Gasparin e Bresolin, con contributo collettivo per quanto riguarda gli arrangiamenti. Il risultato, tenendo conto che non si tratta di una formazione in pianta stabile e che più o meno tutti i protagonisti sono di norma indaffarati in altre traiettorie, è più che buono, seppure manchi quel piccolo quid per poter parlare di disco imprescindibile. Forse qualche `cazzeggio` poteva essere evitato, ma i `cazzeggi` fanno chiaramente parte del gioco e chiedere a simil `marmaglia` di non `cazzaggiare` è un po` come chiedere al prete di dir messa senza la predica.


click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 30/10/2007

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´  

`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´  

`Recoil´  

`Remember´  

`Kissós´  

`Thirtynine Fiftyfive´