`Je Dechire l'ongle aux criminels´

Autore disco:

Mark Hamn

Etichetta:

Afe / Bar la Muerte (I)

Link:

www.aferecords.com
www.barlamuerte.com

Formato:

CD-R

Anno di Pubblicazione:

2007

Titoli:

1) Les Justes 2) À partir est d'ici la seule solution 3) Le besoin de la réflexion 4) Malaises douces 5) La charnière du temps 6) Le vent fait un tour en dehors à la notification de moi 7) Automatism de la dernière heure

Durata:

37:14

Con:

Francesco Giannico, Bruno Dorella, Andrea Marutti

talmente bello da essere difficile recensirlo

x Matteo Uggeri

Perdonate il pomposo occhiello a questa recensione, in effetti più un modo mio per mettere le mani avanti che un vero commento sul disco, ma sono sincero quando affermo che “Je Dechire l'ongle aux criminels”, nella sua varietà , nel suo equlibrio, nel suo essere ben fatto e ben suonato, è davvero tanto complesso da risultare difficile da commentare. Si possono fare i soliti paragoni, dicendo che Francesco Giannico ha certamente assimilato la lezione di etichette di genere come 12K (Minamo e Dupree, per esempio), ma va anche detto che possiede una vena melodica che affonda negli studi classici. Si sa, a volte tutto questo non basta e ciò che ne esce sono molti spunti interessanti ma mal assemblati, mentre qui è l`amalgama finale che è al limite della perfezione: arpeggi di chitarra, field recordings, microsuoni, tutto è ben calibrato. Perfino la durata dei brani, che varia dai tre ai sei minuti, sa di giusto equilibrio, tanto da far pensare che scorre anche una vena pop nei solchi del disco, quando si ascoltano i passaggi di Le besoin de la réflexion. A tratti è invece un sentimento più disturbante a prendere il sopravvento, come nell`intro della tetra Malaises douces , con però il suo finale malinconico sulle note di una chitarra filtrata e multi-stratificata.
Il disco conserva ad ogni modo, dall`inizio alla fine, un umore malinconico, ed è frutto di una coproduzione tra due tra le più interessanti etichette italiane dell`under-underground, Afe e Bar la Muerte, i cui titolari partecipano anche musicalmente con un contributo chitarristico nella prima traccia.


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Data Recensione: 7/10/2007

`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´