`Rade´

Autore disco:

Paolo Angeli

Etichetta:

ReR Megacorp (GB)

Link:

www.rermegacorp.com

Formato:

CD, LP

Anno di Pubblicazione:

2022

Titoli:

1) Ottava 2) Azhar 3) Baklawa 4) Pece 5) Mare Lungo 6) Secche 7) Tejalone 8) Rade 9) Niebla 10) Andira

Durata:

57:21

Con:

Paolo Angeli

verso il mare largo

x mario biserni (no ©)

Recensendo “Jar’a” scrivevo di un ritorno a casa. Angeli è però uomo di mare e i pur grandi spazi che contrassegnano la sua isola finiscono per restargli stretti. Così quella frenesia che lo aveva portato a migrare dapprima a Bologna e poi a Barcellona lo ha spinto oggi verso Valencia. Casa nuova vita nuova. Paese che vai, usanza che trovi. Sono solo due dei tanti proverbi associabili a un cambiamento di rotta. E tanti proverbi non possono che rispecchiare la realtà. E la realtà ci dice che “Rade” non rappresenta solo una nuova uscita dall’isola verso il mare aperto. Se così fosse potremmo scrivere di un semplice ritorno ai tempi di “Bucato” e “Sale quanto basta”. E invece no!, seppure di quei tempi resti immacolata la classica maglietta a righe, così immacolata proprio perché il bucato e la dosatura degli ingredienti è stata fatta alla perfezione. La poetica di Angeli si è sviluppata per piccoli cambiamenti. Quanto basta, mai un grammo di più e mai un grammo di meno. Nel corso degli anni ci sono state varie collaborazioni. Concerti che lo hanno portato a esplorare il mondo da nord a sud e da est a ovest. E la rilettura creativa delle musiche di Björk e dei Radiohead. Tutte esperienze che sono andate a plasmare l’Angeli odierno. Il musicista che con "Rade" si riaffaccia in mare aperto è più ricco e più ben disposto verso i detriti che quello stesso mare e le sue insenature gli propongono. Ha uno sguardo più lungimirante e un’azione più decisa, perché se all’inizio navigava con un praho oggi naviga con un incrociatore. Cosa vuol dirsi con tutto ciò? Che il suo bagaglio si è arricchito dall’iniziale patrimonio musicale sardo e dalle esperienze della tradizione RIO, attraverso i collettivi bolognesi di fine millennio, fino ad abbracciare tutta la tradizione musicale mediterranea. All’atto pratico-tecnico nella sua musica c’è oggi più voce, che si espande dal primordiale canto pastorizio verso il pastorale e la litania, non senza trascurare borbottii alla Van Morrison. In secondo luogo c’è più elettronica, e questo aspetto gli può aprire orizzonti illimitati. Che il beato Angeli sia pronto per il balzo dal mare lungo alle immensità ignote degli Oceani? In fondo anche Colombo partì dalla Spagna.


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Data Recensione: 17/1/2024
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