Pianoforte trattato elettronicamente: rischiosissima la partita giocata dal duo Conto-Sciavolino nel 2011, dove commistioni tra elettronica e musica diciamo 'classica' o contemporanea se ne contano ormai a bizzeffe, più o meno riuscite, da Pierre Boulez alla pletora di artisti di quella che oggi viene chiamata 'elettroacustica', di cui i Sinistri con il loro album su Hapna di qualche anno fa hanno - giusto per fare un esempio - posto una pietra miliare.
Allora prima di ascoltare questa "Fantasia per quattro mani e un mouse", che già dal titolo gioca piacevolmente con l'ironia e la leggerezza, dobbiamo ripulirci orecchie e cervello per non incorrere in troppi paragoni e mettere forzatamente all'angolo un disco che - se fosse uscito prima di questi anni zero - avrebbe forse fatto gridare al miracolo. Quindi nessuna grande novità , ma solo un grande gusto, un'ottima tecnica pianistica (delicata a tratti, in altre circostanze volutamente pesante, ossessiva, forte) e bei trattamenti sintetici, che si districano tra rasoiate glitch, interferenze dissonanti, granulizzazioni e pasticci di pitch-shifting. Azzeccate anche le interferenze radio che di tanto in tanto si fanno strada a trasformare la Fantasia in Do minore KV 475 di Mozart (ebbene sì, siamo al cospetto di Quel Maestro) in una straniante, allegra e rinvigorente opera che nel nostro 2011 trova perfettamente spazio. Anzi: la farei molto volentieri ascoltare a molti Maestri di musica che vorrebbero perennemente vedere i Grandi come intoccabili moloch da eseguire con stolido rispetto filologico.
Che noia tutte queste Maiuscole!
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