Balestrazzi è stato ed è l`animatore principale della T. A. C., un pezzo considerevole di storia della musica elettronica italiana, quindi il suo nome rappresenta senza dubbio una garanzia per buona parte dei nostri lettori. Questi lavori in solo, rispetto al progetto collettivo citato, paiono essere meno elettronici e più elettroacustici, oltrechè meno ritmati (o ritmati in modo più nebulizzato), e mostrano chiaramente come Balestrazzi abbia evolto il suo linguaggio adeguandolo ai tempi correnti. Utilizzando elettroniche analogiche, nastri, strumenti e oggetti preparati, registrazioni d`ambiente e quant`altro, oltre alla voce di Maurizio Saiu (in Osmosis) e alla chitarra da tavolo di Sara Aresu (in Osmosis e Oscillation), e riservando al digitale la lavorazione dei materiali, crea quelli che potrebbero essere i componimenti perfetti per sonorizzare riprese subacquee, in sequenze molto articolate e multiformi per colori e soluzioni (alla maniera di un Günter o di un Roden, per intendesi). E` un genere definibile come post-industrial, il suo, ma con riferimenti alle sonorità ambient e alle musilosofie orientali. I suoi lavori sono godibili, seppur inquietanti, anche a prescindere dalla loro concettualità , nel caso del CD essenzialmente strutturale (una suite in sette movimenti a rappresentare il dualismo realtà - irrealtà , dove il secondo elemento è rappresentato dalla serie di immersioni), laddove nel caso della cassetta l`aspetto concettuale è più esplicito, trovando Eine Ballade ispirazione nel “Minotaurus” di Friedrich Dürrenmatt, ed è espresso attraverso un maggiore potere drammaturgico dei suoni. Il lato B della cassetta è occupato da UNCODIFIED, un musicista dal minor peso specifico seppur latore di una impegno altrettanto longevo nel campo della musica elettronica, del quale ricordiamo “In Memoriam J. G. Ballard” del 2012 proprio in collaborazione con Balestrazzi, oltrechè con Gianluca Becuzzi. Questo ci dice che la “Tape Crash” non cade affatto dalle stelle ma consolida una collaborazione già in corso. I due titoli di sua pertinenza sono più compatti e turbolenti, timbricamente più monolitici, dall`andamento più ciclico, e fanno affidamento proprio sul loro elevato coefficiente d`urto (alla maniera di alcuni componimenti di Francisco Lòpez).
“Ultrasonic Bathing Apparatus” e “Tape Crash #10” confermano la qualità , oltrechè dei loro autori, di etichette come Sincope, Old Bicycle e Under My Bed, dedite in linea di massima alla produzione su musicassetta ma che, all`occasione, sono pronte a sfruttare anche altri tipi di supporto.
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