Autore disco: |
Guus Janssen |
Etichetta: |
Bimhuis (NL) |
Link: |
www.bimhuis.nl www.guusjanssen.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2015 |
Titoli: |
1) Koto à Gogo 2) Rondo 3) April 4) Vrij Naar AT 5) Meeting Point 6) Pogo 1 7) Pogo 2 8) Peer`s Counting Song 9) Janus Bifrons |
Durata: |
66:31 |
Con: |
Guus Janssen, Michael Moore, Oene van Geel, Ernst Glerum, Wim Janssen, Ernst Reijseger, Han Bennink, Lee Konitz, Peter van Bergen, Sanne van Hek, Wolter Wierbos, Raphael Vanoli, John Engels |
|
un fantastico pezzo di storia |
x Marcaccio (no ©) |
|
Guus Janssen: pianista olandese della seconda generazione (quella nata nel dopoguerra e successiva ai Mengelberg, ai Maarten Van Regteren Altena e ai Bennink). Questa raccolta di inediti lo coglie in varie situazioni dal 1989 al 2014. Un bel pezzo di storia, indubbiamente, anche perchè al percorso personale del pianista si sovrappone la storia del Bimhuis, tempio della musica olandese nel quale tutti gli eventi delle registrazioni sono avvenuti.
April, Meeting Point e Peer`s Counting Song sono duetti, rispettivamente con il batterista Han Bennink, con il sassofonista Lee Konitz e con John Engels, anche lui batterista. Di grande interesse il secondo e il terzo pezzo perchè affrontati con strumentisti dall`impostazione più tradizionale (Konitz e Engels).
Le pagine più avventurose paiono quelle con un quintetto comprensivo di Michael Moore alle ance, Oene van Geel alla viola, Ernst Glerum al basso e Win Janssen alla batteria (Koto à Gogo, Janus Bifrons e Vrij Naar AT), dove a spiccare è lo spettacolare puntillismo a incastri di Vrij Naar AT.
Altro punto forte, ma di punti deboli in realtà non ce n`è, è Rondo del Clusone Quartet, con Moore, Bennink ed Ernst Reijseger. Dentro ci sta di tutto: dal rock alla musica cinese, dalla fanfara militare all`overture classica, dal ragtime allo swing, in una girandola che potrebbe essere infinita.
Resta da dire di Pogo 1 e 2, che provengono dallo stesso concerto, attribuite a un settetto con Glerum, Wim Janssen alla batteria, Peter Van Bergen al sax tenore, Sanne Van Hek alla tromba, Wolter Wierbos al trombone e Raphael Vanoli alla chitarra. Sembra qui di assistere ai più classici intrighi new thing alla Mingus e/o alla Taylor.
In conclusione si tratta di un CD vario e coinvolgente, dove la presenza di strumentisti dalla vena folle come Han Bennink e Ernst Reijseger non poteva che avere il suo peso.
Delicatessen.
|